Tra i tanti Montenero conosciuti, da quello di Bisaccia di dipietresca memoria a quello di Livorno col noto santuario, c’è anche quello d’Orcia, frazione del Comune di Castel del Piano di soli 243 abitanti. Antichissimo borgo collinare già abitato dagli etruschi, dei quali conserva qualche traccia, ha un interessante sviluppo medievale. Nel 900 d.C. gli Aldobrandeschi di Santa Fiora vi fondano un castello, preziosa sentinella sulla Val d’Orcia appunto. Passato per contratto nel 1015 sotto l’importante Abbazia di San Salvatore (da qui il nome Abbadia San Salvatore), Montenero attraversa molte vicissitudini che si scontrano con la crescente potenza senese. È infatti il 1288 quando Siena acquista dall’Abbazia il porto di Talamone. Per raggiungerlo ha bisogno di una via libera e sicura, che segua il corso del fiume Ombrone fino al mare. Su questa direttrice si trova proprio il castello di Montenero d’Orcia: un fastidio e un pericolo da eliminare. Perciò, nel 1289 i senesi organizzano l’esercito e accerchiano Montenero, che capitola. Del suo glorioso castello rimarranno i ruderi, del borgo invece resta tuttora la sua bellezza maremmana, tra ulivi e vigneti da ammirare e assaporare.
Rossano Marzocchi