GROSSETOStava rientrando da un corso di formazione a Roma Antonella Vanni, impiegata Enel di 48 anni, capo dell’ufficio personale di Enel Green Power a Larderello. Insieme a lei in auto i colleghi Maurizio Stella, 47 anni di Follonica e Paolo Bardelloni 59 anni, originario di Monterotondo Marittimo, che all’epoca viveva a Massa Marittima. Erano nell’auto dell’azienda finita sotto al ponte di Sant’Andrea, nel Mancinaese, crollato per la furia delle acque durante l’alluvione di novembre del 2012.
Da allora le sentenze penali di assoluzione e una di condanna, confermate in Appello dei dipendenti della Provincia, incaricata della gestione del ponte. Mentre di recente la prima in sede civile di condanna della Provincia di Grosseto al pagamento, tramite l’assicurazione del risarcimento dei danni chiesti dal compagno, dalla figlia e dalla madre di Vanni. Il giudice ha accordato il pagamento di 910 mila euro.
La famiglia aveva chiesto quattro milioni di euro. La sentenza, come già sottolineato la prima in sede civile, più di dodici anni dopo quella tragica notte di novembre, quando le vite portate via dal quell’alluvione furono sei.