IRENE BLUNDO
Cronaca

Nomadelfia: si è spenta Irene, madre di vocazione. "E' stata un dono"

I funerali si svolgeranno mercoledì 18 maggio alle 10.30 nella sua chiesa di Nomadelfia

Irene Bertoni con Giovanni Paolo II

Grosseto, 17 maggio 2016 - Mamma Irene di Nomadelfia è partita per la vita eterna. Domenica sera, nella solennità di Pentecoste, Irene Bertoni, prima mamma di vocazione e assieme a don Zeno cofondatrice di Nomadelfia, è morta a 93 anni. Era nata a Mirandola il 6 febbraio del 1923 ed era entrata in Nomadelfia, allora Opera Piccoli Apostoli, il 21 luglio del 1941. Aveva 18 anni, al tempo era minorenne ed era studentessa liceale. L’8 dicembre del 1941 Irene si presentò al vescovo con due figli. Gli disse: «Non sono nati da me, ma è come se li avessi partoriti io». Le erano stati affidati da don Zeno, che a sua volta appena diventato sacerdote nel 1931 aveva accolto come figlio un ragazzo di 17 anni uscito dal carcere.

Il vescovo benedisse questa giovane, e in lei benedisse una maternità virginea, non dalla carne o dal sangue, ma dallo spirito e dalla volontà. La famiglia di Irene venne benedetta poi nel giorno di Natale del 1941. Proprio con Irene nasce nella Chiesa e nel mondo una nuova figura: vergini non consacrate, che rinunciano al matrimonio per accogliere figli abbandonati. Sono le «Mamme di vocazione». Altre donne la seguono. Dopo pochi anni si uniscono a loro anche famiglie di sposi, tutte disponibili ad accogliere figli che si trovino in stato di abbandono. Questi bambini e ragazzi vengono accolti in Nomadelfia, e sono affidati all’altare alle mamme di vocazione o alle famiglie di sposi con le parole che Gesù rivolse dalla croce alla Madonna e a San Giovanni: «Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre». Parole semplici e di una intensità difficile da spiegare.

Per oltre cinquant’anni Irene è stata a Roma e ha curato i rapporti con la Santa Sede e con lo Stato italiano. Ha incontrato in questo periodo sia i vari papi (Pio XII, Giovanni XXIII, in particolare Giovanni Paolo II e anche papa Francesco) che i presidenti della Repubblica. Nel corso della sua esistenza ha donato la maternità a 58 figli. Per salutarla, i funerali si svolgeranno domani alle 10.30 a Nomadelfia.  «Grati e riconoscenti al Signore della vita per il dono totale della sua esistenza in favore dell’infanzia abbandonata, affidiamo a Lui mamma Irene di Nomadelfia, che insieme a don Zeno contribuì a fondare la comunità dove la fraternità è legge». Con queste parole il vescovo Rodolfo esprime il cordoglio della Chiesa di Grosseto per la morte di mamma Irene. «Una perdita – dice il sindaco Emilio Bonifazi – per l’intera comunità, un simbolo di impegno e di dedizione verso gli altri».