
Sicurezza sul lavoro: la strada da fare è ancora molta
Grosseto, 24 marzo 2023 – Partire dalla scuola, dalla formazione, dai giovani per creare le condizioni di una vera cultura della sicurezza.
E’ quanto emerge dal convegno organizzato dalla Uil Toscana - in collaborazione con la Fondazione Polo Universitario Grossetano e Ebret (Enteb bilaterale dell’artigianato toscano) - al Polo Universitario di Grosseto dal titolo "La sicurezza è un diritto.
Formazione e Prevenzione un ponte tra giovani e lavoro sicuro". Grosseto è stata scelta come sede dell’iniziativa per porre l’attenzione sul fatto che nell’ultimo anno la provincia è stata la prima in Toscana come numero di morti sul lavoro in rapporto ai lavoratori attivi (5 infortuni mortali su oltre 93mila occupati al 31 dicembre 2022).
Un primato che ha fatto segnare un +200% alla provincia di Grosseto: passata da 2 morti sul lavoro nel periodo gennaio-dicembre 2021 a 6 nello stesso periodo del 2022. Nell’aula magna del Polo Universitario di Grosseto, il Segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri, si è confrontato, con un centinaio di studenti delle scuole medie inferiori e superiori della città, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
"La sicurezza sul lavoro - ha detto Bombardieri - è una questione culturale che deve riguardare tutti: bisogna spiegare anche ai ragazzi, dunque, che applicare le norme e rispettare le regole è un fattore importante per salvare molte vite. In questo quadro, è evidente che anche la precarietà e l’alternanza scuola-lavoro possono rappresentare un grande problema. È importante, perciò, condividere con i giovani il valore della cultura della sicurezza e della prevenzione e alzare il livello di attenzione sul tema con il confronto, l’informazione e la formazione. Ogni anno, si registrano più di mezzo milione di infortuni e più di 1200 incidenti mortali: per la Uil è inaccettabile che anche una sola persona si infortuni o perda la vita sul lavoro. Ed è per questo motivo che insistiamo nelle nostre rivendicazioni: noi chiediamo che si aumentino i controlli, le ispezioni e gli ispettori, che non si concedano appalti pubblici ad aziende non in regola, che si inaspriscano le sanzioni per chi, violando le norme sulla sicurezza, provoca incidenti mortali, che si istituisca una Procura speciale in materia. Purtroppo, su questi grandi temi, il Governo continua a non dare risposte. Per noi la risposta è zero morti sul lavoro".