REDAZIONE GROSSETO

L’addio al cantore. È scomparso il poeta dell’ottava rima. Lutto per Elino Rossi

Era conosciuto in tutta la provincia per avere fondato la Lipe. Ginesi: “Ha fatto davvero tanto per il suo territorio. Mancherà”

Elino Rossi durante una delle sue esibizioni

Elino Rossi durante una delle sue esibizioni

Scansano (Grosseto), 16 gennaio 2025 – Molti lo conoscevano come un poeta di ottava rima, tutti lo hanno conosciuto come un custode umano delle parole e delle tradizioni della Maremma. Se ne è andato a 84 anni Elino Rossi, punto di riferimento storico e culturale di Pomonte, ma più in generale della nostra provincia. È stato lui a fondare la Lega italiana poesia estemporanea (Lipe) con sede proprio nella frazione di Scansano e nel 2006, insieme al presidente e cantastorie Mauro Chechi e a Davide Riondino, aveva partecipato alla nascita dell’Accademia nazionale dell’Ottava rima.

Grazie al suo impegno e al suo amore per il racconto, i cantori avevano trovato una casa, e soprattutto avevano cominciato a farsi conoscere in tutta la regione. Non solo, sempre a Pomonte è stato promotore del Festival della poesia estemporanea. Insomma rimane facile intuire che Elino era un punto di riferimento della comunità, ancora di più lo era per la sua famiglia, per sua moglie Aneris i figli Fausto, Giuliana e Gigliola e i 2 nipoti, Francesca e Edoardo.

Nato a Rocchette di Fazio (Comune di Semproniano) 84 anni fa, Elino riceverà l’ultimo saluto oggi di fronte alla sede della Lite la comunità di Pomonte, gli amici e i conoscenti, parteciperanno a un funerale laico e tra i presenti ci sarà anche la sindaca di Scansano, Maria Bice Ginesi.

“Non nego l’emozione - commenta Maria Bice Cinesi - nel pensare che dovrò ricordare Elino. Ci conoscevamo da tempo e io lo stimavo. È stato un cittadino che ha fatto veramente molto per il nostro territorio, a partire dalla fondazione della Lite che rappresenta si una struttura dove si studia la storia e le tradizioni ma lo ha fatto pensando al futuro, affinché il nostro passato non vada perso. È stato un poeta e un custode delle tradizioni, ci mancherà. Conosceva la storia locale, era una miniera di racconti e aneddoti. Indubbiamente ci mancherà”.

A ricordarlo anche il sindaco di Semproniano, Luciano Petrucci: “Non possiamo dimenticare il suo ruolo di promotore del festival della poesia estemporanea di Pomonte: - conclude - un evento che non solo celebra l’arte, ma crea anche un senso di comunità, portando insieme persone di ogni età e provenienza per condividere il potere della parola”. Un’altra passione era la caccia. Ma non era semplicemente una passione come lo è per tanti cacciatori, per lui era modo per vivere il legame ancestrale con la natura e con le antiche tradizioni che raccontano gli abitanti di questo fazzoletto di terra, che la Maremma. Per lui non si trattava di preda, ma di tempo trascorso all’aria aperta, di compagnia, di silenzi interrotti solo dal fruscio del vento o dal verso di un animale lontano. La sua terra era il suo mondo insomma, era legatissimo alle sue tradizioni e alla sua gente. Come ricordano alcuni conoscenti Elino trovava in essa ispirazione per le sue innumerevoli opere poetiche, che hanno saputo raccontare la bellezza, le sfide e l’anima dei suoi luoghi prediletti.

Nicola Ciuffoletti