Neonato muore di meningite, lo strazio dei genitori: “Resterai sempre il nostro angelo”

Figlio di genitori sardi ma residenti a Orbetello (Grosseto). Il piccolo ha lottato per venti giorni all’ospedale Bambin Gesù di Roma ma non ce l’ha fatta

Il neonato era ricoverato all'ospedale Bambin Gesù di Roma (Foto Ansa)

Il neonato era ricoverato all'ospedale Bambin Gesù di Roma (Foto Ansa)

Orbetello (Grosseto), 19 giugno 2024 – Tragedia a Orbetello. Un neonato di soli sei mesi di vita è morto di meningite batterica fulminante. Figlio di genitori sardi ma residenti a Orbetello, il piccolo ha lottato per venti giorni all’ospedale Bambin Gesù di Roma, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Il neonato si è spento martedì 18 giugno. 

La mamma ha scritto il suo ricordo sui social: “Un Angelo è voltato in cielo. Il nostro Angelo. Sei mesi fa ci aveva dato la gioia di diventare per la seconda volta genitori, oggi ci ha lasciato, dopo venti giorni di sofferenza, in cui gli abbiamo dato il nostro amore e lui ci ha donato il suo. Il dolore è devastante e non sarà facile far capire a B. perché il suo fratellino non c’è più e perché siamo stati tutti chiamati a questa prova di grande sofferenza. In questi giorni difficili ci siamo spesso domandati perché proprio noi e se sia giusto che il nostro bambino abbia dovuto soffrire così tanto. Non abbiamo purtroppo una risposta, se non la rassegnazione ad un evento in cui tutti i sanitari hanno tentato di fare il meglio per lui ed in cui parenti, amici e conoscenti ci sono stati vicini. Sarà una prova dura da superare, ma dobbiamo riuscirci, per noi, per B. e nel ricordo di G.M. che sarà e resterà sempre con noi. La sua presenza non svanirà e resterà per sempre il nostro bambino, il nostro angelo nel cielo! Da oggi una stella in più brillerà nel firmamento celeste e se esiste un Paradiso dei bambini lui sarà lì ad aspettarci, perché un giorno ci rincontreremo. Non so se in quel Paradiso si crescerà così come nel nostro mondo, ma siamo sicuri che se ciò dovesse avvenire quel giorno lo riconosceremo, perché il legame forte che esiste tra un figlio e un genitore non può essere spezzato da nessun evento e lo stringeremo forte a noi come abbiamo fatto nel nostro ultimo giorno insieme”.