ANDREA CAPITANI
Cronaca

Morto mentre pesca in apnea: l’allarme, il tragico ritrovamento notturno. Chi era Marco Bruno

La vittima è un fiorentino di 67 anni. Era insieme agli amici. Sono stati loro ad allertare la Guardia Costiera non vedendo l’uomo rientrare in superficie

Un'imbarcazione della Guardia Costiera. Le ricerche dell'uomo sono durate diverse ore, poi la tragica scoperta

Un'imbarcazione della Guardia Costiera. Le ricerche dell'uomo sono durate diverse ore, poi la tragica scoperta

Grosseto, 30 agosto 2024 – Va a pescare in apnea ma scompare, ritrovato senza vita nella notte dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La vittima è un fiorentino di 67 anni, Marco Bruno, che dopo essersi tuffato nel pomeriggio di mercoledì intorno alle 17,30 non è più rientrato in superficie.

L’allarme è quindi scattato dopo le 20, quando gli amici dell’uomo, non vedendolo rientrare, hanno allertato gli uomini della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco per le ricerche, in un’operazione congiunta assieme alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri Forestali.

Su richiesta della Direzione marittima di Livorno, il nucleo sommozzatori del comando di Firenze è quindi partito alla volta di Porto Ercole, dove si è imbarcato sul battello dei Vigili del Fuoco facendo rotta verso l’isola di Giannutri, per la ricerca dell’apneista scomparso durante una battuta di pesca.

Le operazioni di ricerca subacquea, coordinate dalla Capitaneria di Porto presente con due motovedette e un elicottero e con l’assistenza in superficie di un equipaggio della Guardia di Finanza e dei Carabinieri Forestli, sono poi terminate alle 2,30 circa con il ritrovamento da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco del corpo senza vita dell’uomo, adagiato su un basso fondale in località Punta Secca, uno dei luoghi più visitati sia dai sommozzatori che dagli appassionati di pesca in apnea, lo stesso in cui si era immerso nel pomeriggio.

Intorno alle 3, dopo il recupero della salma, gli uomini della Capitaneria di Porto dell’Ufficio circondariale marittimo hanno provveduto al trasporto della vittima in direzione Porto Santo Stefano. La salma è ora a disposizione della magistratura per gli esami che serviranno a stabilire le cause del decesso.

Le ricerche a terra sono state assicurate anche dai carabinieri forestali del reparto Parco nazionale dell’Arcipelago. Si tratta della quarta morte avvenuta quest’anno durante le immersioninei fondali dell’Arcipelago Toscano.

Il 26 aprile quello di un giovane di 36 anni che praticava pesca in apnea al Giglio, mentre il 29 giugno un altro sommozzatore aveva accusato un malore fatale durante un’immersione alle Formiche. Il penultimo proprio qualche giorno fa, il 24 agosto, ancora una volta nelle acque di Giannutri. In quel caso si trattava di un uomo di 72 anni di Ferrara, che si era immerso privatamente ed era riemerso in superficie in stato di incoscienza.