REDAZIONE GROSSETO

Mufloni, la polemica non si placa: "Uccisi a fucilate, denunceremo"

Gli animalisti parlano di 19 esemplari abbattuti. Sammuri: "E’ la normale caccia che apre il 15 ottobre"

Mufloni, la polemica non si placa: "Uccisi a fucilate, denunceremo"

Torna di estrema attualità la gestione dei mufloni all’isola del Giglio. L’ultimo allarme, che promette di finire a carte bollate, arriva dagli ambientalisti. "Uccisi a colpi di fucile 19 mufloni dell’isola del Giglio, faremo partire le denunce". Le associazioni Vitadacani, Rete dei Santuari di Animali Liberi e Centro Recupero Ricci La Ninna lanciano il grido di allarme, ma l’Ente Parco ribatte: "Si tratta di normale caccia fuori dal territorio del parco stesso". I tre sodalizi dicono che denunceranno anche la Regione Toscana "per disastro ambientale se non si fermerà il massacro". "I cacciatori da alcuni giorni stanno sterminando i mufloni a colpi di fucile – dice Sara D’Angelo, presidente dell’associazione Vitadacani e coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi –. Sappiamo che ne sono stati già uccisi 19, la metà circa della popolazione ancora presente. Affidando l’uccisione ai cacciatori di selezione il Parco dell’Arcipelago Toscano ha trovato il modo di riuscire nel suo spregevole obiettivo: eradicare i mufloni senza farlo direttamente. Ed è la Regione a permetterlo mandando i cacciatori. Nessuno considera neppure gli studi e le recenti scoperte scientifiche, che evidenziano l’unicità genetica dei mufloni del Giglio. Contano i soldi dell’Unione europea, concessi sulla base del progetto LetsGo Giglio".

Il presidente dell’Ente Parco Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, risponde che "la caccia al muflone all’Isola del Giglio è aperta dal 15 ottobre a metà marzo. Che i cacciatori autonomamente abbattano i mufloni fuori dal parco, cioè circa metà dell’isola, è normale – spiega –. Non si tratta di operatori del parco, ma di cacciatori. Per quanto riguarda la denuncia, il Pm ha chiesto l’archiviazione perché il fatto non sussiste, l’udienza del giudice è prevista a marzo. Il progetto Life Letsgo Giglio sta andando verso la conclusione. Sono rimasti pochi mufloni, ne abbiamo portati via quasi 50 vivi in accordo con le associazioni. L’Ispra ha dato il parere favorevole all’eradicazione, lo studio genetico sui mufloni non cambia il loro parere. Gli altri ambiti del progetto sulle specie aliene sono a conclusione: le tartarughe americane già non ci sono più, mentre il Carpobrotus, pianta che uccide la vegetazione autoctona, è stato limitato. Stiamo facendo interventi di miglioramento delle pinete".

Andrea Capitani