REDAZIONE GROSSETO

Muore schiacciato da un albero nell’azienda di famiglia. Massimiliano Pecorini, chi era la vittima

Il tragico incidente ieri mattina a Roccastrada dove il cinquantaseienne viveva e lavorava. Era operaio nella cava e aveva svolto attività di sindacalista

Massimiliano Pecorini

Massimiliano Pecorini

Roccastrada (Grosseto), 25 gennaio 2025 – Tragedia nelle campagne di Roccastrada, Massimiliano Pecorini, 56 anni, è rimasto schiacciato dalla pianta che stava abbattendo. L’albero gli è cascato addosso e per l’uomo non c’è stato niente da fare. Pecorini si trovava nella macchia e inutili sono stati i soccorsi sanitari giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente. All’arrivo di Pegaso e della Misericordia di Roccastrada per il 56enne non c’era ormai più nulla da fare, il violento impatto con l’albero gli è stato fatale. Sul posto, oltre i sanitari, sono intervenuti anche i carabinieri. L’albero caduto lo ha ucciso mentre si trovava all’interno di una proprietà di famiglia, nella giornata di ieri. Il pm come da prassi ha disposto il sequestro della salma e i carabinieri stanno verificando a quale titolo l’uomo stesse svolgendo quel lavoro. Come prima fase degli accertamenti sulle cause della morte di Pecorini, le forze dell’ordine stanno considerando il tragico episodio come un infortunio sul lavoro.

Un vuoto incolmabile per la famiglia

Massimiliano Pecorini lascia un vuoto incolmabile nella sua amata figlia Ambra di 15 anni, nella moglie Roberta e in chiunque lo abbia conosciuto. L’uomo, una vita trascorsa al lavoro nella cava di Roccastrada, aveva a più riprese dimostrato la sua bontà. Molto legato al suo lavoro e alla famiglia, era sempre pronto ad aiutare chi gli stava a cuore. Nella sua professione ci ha sempre creduto tanto che in passato aveva svolto anche il ruolo di Rsu della Uil nella cava in cui lavorava. Adesso questo ruolo era passato a un altro collega, ma dal sindacato ricordano il suo impegno e la sua dedizione.

Passioni e ricordi

Massimiliano aveva le sue passioni: nel tempo libero andava in moto, amava la caccia ed era un bravo cercatore di funghi. Non meno importante la passione per le auto d’epoca. Un tragico incidente lo ha strappato per sempre all’affetto della sua famiglia.

Nicola Ciuffoletti