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Palombo: "Abbiamo diminuito gli scali, le presenze però raddoppieranno"
MONTE ARGENTARIOAttesi 20mila passeggeri delle navi da crociera per la prossima stagione turistica. Nonostante un numero inferiore di scali rispetto al 2024 raddoppia il numero dei clienti delle compagnie, che porteranno sul promontorio navi più grandi rispetto a quelle che si sono viste lo scorso anno, comunque entro un massimo di 500 ospiti per imbarcazione. Dopo i 64 del 2024, gli scali previsti per quest’anno saranno invece 48, mentre per il 2026 sono già stati prenotati 64 arrivi tra Porto Santo Stefano, Porto Ercole e Isola del Giglio, un record fino a questo momento per PortArgentario.
"Quest’anno abbiamo leggermente diminuito gli scali - sottolinea il direttore di PortArgentario Fabrizio Palombo (foto) - ma il numero dei passeggeri sarà quasi doppio rispetto agli 11mila dell’anno scorso. Avremo delle compagnie rinomate, perché per la prima volta arriveranno le imbarcazioni della Msc Explora, il comparto di lusso della Msc. Per accogliere tutti i passeggeri stiamo cercando di coinvolgere il più possibile le istituzioni e gli operatori turistici locali, facendo un’opera capillare con le Proloco. Noi ci mettiamo il nostro, ma è evidente che gli operatori ci devono mettere il loro per dare una risposta sia di quantità che di qualità alle richieste di accoglienza.
La maggioranza degli scali avverrà a Porto Santo Stefano, perché appunto sono previsti scali più grandi. Però tutte le compagnie prevedono tour sull’Argentario che comprendono giri a Porto Ercole e anche Orbetello, nonostante il Comune lagunare non faccia più parte del progetto, per noi fa parte di un comprensorio che vogliamo promuovere. Oltre ovviamente ai territori che fanno parte del progetto, anche il Comune di Magliano ha sviluppato interesse a entrare.
Adesso, oltre ai 64 scali già previsti per il 2026, stiamo aspettando anche la conferma del bellissimo veliero Atlantis, se confermerà sforeremo i 70 scali, veramente un record con circa 30mila passeggeri per il prossimo anno".Il tutto finalizzato a portare indotto sul territorio.
"I commercianti vedono l’afflusso dei turisti con le navi da crociera - conclude Palombo - Questa economia è difficilmente quantificabile, ma nel complesso i passeggeri a terra spendono nelle attività, quindi si crea un indotto che diventa pian piano sempre più rilevante.Più riusciamo a creare un’accoglienza e più ci accattiviamo l’interesse dei visitatori. Inoltre stiamo lavorando a dei grossi eventi di promozione del territorio che possano avere un ritorno".
Andrea Capitani