Cordoglio per il medico, l’ultimo saluto a Nicola Briganti

Accanto ai suoi pazienti per 43 anni. Ucciso da un male incurabile. Il ricordo del collega Salvetti: “Con lui portate avanti tante lotte sindacali”

Nicola Briganti

Nicola Briganti

Grosseto, 3 settembre 2024 – Quarantatrè anni trascorsi a disposizione dei pazienti. E’ stato uno dei medici di famiglia di Grosseto che hanno lavorato per più tempo. Il dottor Nicola Briganti se n’è andato, per un male incurabile scoperto sono qualche mese fa, all’età di 71 anni, la sera di domenica. Lascia la moglie Laura, i figli Tommaso e Alessandro e due nipoti a cui tanto era legato. Oltre al fratello Giorgio, anche lui medico, responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Asl Sud Est. Era il 1978 quando Nicola Briganti inizia la professione medica. Fino al marzo 2021 quando, dopo 43 anni, decise di andare in pensione per sopraggiunti limiti di età. Una pensione, la sua, che avrebbe trascorso dedicandosi ai nipoti, pur continuando a fare il geriatra. Nella sua lunga carriera ha avuto anche altri incarichi, come quello di assistente alla casa di cura «Francini». Dal 1992 ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale della Fimmg, la federazione nazionale dei medici di medicina generale. Non si svolgerà il funerale per sua volontà. La salma sarà esposta all’obitorio fino a stasera. Domani verrà cremato. «Ho perso un amico vero con il quale ho intrapreso molte lotte sindacali». Commosso il ricordo di Andrea Salvetti, suo collega (anche lui in pensione) per tanti anni, nello storico ambulatorio di piazza Ponchielli. «A volte anche con divergenze – ha aggiunto Salvetti –, ma ci ha sempre unito il credo nella medicina generale. Abbiamo visto i cambiamenti del sistema sanitario e anche di fronte a situazioni che potevano mettere in pericolo la medicina generale, siamo riusciti a salvaguardarla perchè crediamo che i pazienti abbiano bisogno di un medico che gli stia sempre accanto. Abbiamo cercato di portare avanti le istanze della nostra provincia».