
L’assessore comunale ai servizi educativi Chiara Veltroni
Grosseto, 15 febbraio 2020 - La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e della presidenza della Toscana non soltanto è già ai nastri di partenza, ma è pure subito in ebollizione. Tra maggioranza e opposizione è subito botta e risposta anche sulle cose di routine. Così capita che il Comune di Grosseto debba chiudere per qualche giorno l’asilo nido ’Mimosa’, in via Merloni (deve essere rifatto il pavimento) e che di conseguenza l’opposizione colga la palla al bazo nonostante l’amministrazione comunale abbia subito annunciato lo sconto del 50% sulla retta per le famiglie interessate (l’asilo resterà chiuso infatti 12 giorni).
«Siamo vicini alle 58 famiglie che dovranno far fronte a questo disagio – afferma Leonardo Culicchi, segretario del Pd di Grosseto – ma è indiscutibile che la sicurezza dei bambini venga prima di tutto e visto che per fortuna nessuno si è fatto male, è doveroso che questa amministrazione comunale si domandi come e perché i bambini hanno corso questo rischio. Quanto accaduto è grave – sottolinea il segretario Dem – e impone in ogni caso di dover assolutamente rimettere le mani alla convenzione tra Comune, asili nido e scuole dell’infanzia paritarie che ha già causato problemi a diverse famiglie. Questo con l’obiettivo di creare una rete di sistema capace di elevare il livello di assistenza alla genitorialità che oggi, nella parte amministrativa, non eccelle. Per quanto riguarda l’emergenza dell’asilo ’La Mimosa’ – prosegue Culicchi – ora è importante che gli uffici comunali si attivino quanto prima e con incisività per trovare una sistemazione alternativa per ridurre il disagio che dovranno affrontare le famiglie e soprattutto senza creare difficoltà ai bambini. Una soluzione non facile visto che in mano al Comune di strutture ne sono rimaste solo due (La Mimosa compresa). Ora più che mai sarà importante trovare aiuti soprattutto in quelle strutture accreditate che proprio nel recente passato non hanno avuto certo un trattamento di favore dal Comune stesso’, ha concluso Culicchi. Nel mentre il segretario del Pd diramava la nota riportata, l’amministrazione comunale faceva altrettanto, inviando alla stampa un aggiornamento del precedente comunicato per informare che sia i bimbi iscritti, sia il personale impiegato alla Mimosa fino a tutto il prossimo 27 febbraio saranno ridistribuiti in altre strutture e dunque le famiglie interessate potranno continuare a fruire del servizio, seppure con un po’ di disagio per il fatto di dover cambiare temporaneamente indirizzo.
«La struttura di via Merloni è chiusa per interventi di ristrutturazione al pavimento nella sala d’ingresso – recita la nuova comunicazione stampa del Comune, che in sostanza riconferma la precedente – I lavori andranno avanti per i prossimi 15 giorni e per venire incontro alle esigenze delle famiglie l’amministrazione comunale si è adoperata per trovare una sistemazione temporanea ai bambini del nido Mimosa".
«Così – prosegue l’avviso del Comune – sono state individuate le strutture capaci di accogliere i piccoli ovvero i nidi Canguro, Aquilone e Sole e secondo il criterio del sorteggio, alla presenza dei rappresentanti dei genitori, i bambini sono stati temporaneamente assegnati negli asili disponibili".
«I piccoli – conclude la nota – potranno usufruire del servizio dal 18 al 27 febbraio; dal 2 marzo è prevista la riapertura del nido di via Merloni. In questa fase dei lavori, anche il personale di via Merloni sarà ricollocato nei tre nidi disponibili". Quindi : per le famiglie che vorranno tenere i piccoli a casa per i prossimi 10 giorni, in attesa della riapertura della ’Mimosa’ ci sarà uno sconto sulla retta mensile del 50%. Per le famiglie che invece hanno desiderio di far comunque frequentare il nido ai propri figli c’è la possibilità del ricollocamento nelle tre strutture individuate. "Oltre a ciò – afferma l’assessore ai servizi educativi Chiara Veltroni – capendo che comunque le famiglie subiranno dei disagi, praticheremo una sensibile riduzione della retta anche per coloro che accederanno al ricollocamento". anfa © RIPRODUZIONE RISERVATA