
Niente cani all’interno dell’area protetta del Parco della Maremma. Si rischia una multa di 100 euro. La regione è semplice: evitare il disturbo agli animali selvatici. La regola vale tutto l’anno ed è particolarmente importante rispettarla nei periodi di nidificazione dell’avifauna che avvengono in primavera ed estate. In queste stagioni, ad esempio, nella fascia degli arenili compresa tra le dune fisse ed il mare nidifica il Fratino, (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello limicolo, che risente negativamente delle diverse forme di pressione esercitate sull’habitat, tanto da essere classificato come specie in pericolo nella Lista Rossa nazionale. La sua presenza, al contempo, individua i litorali in cui le forme di gestione e di fruizione sono effettivamente sostenibili sul lungo periodo e, dunque, rappresenta un marchio di qualità intrinseco del litorale. "Diventa fondamentale rispettare alcune semplici regole di convivenza da parte di coloro che, in particolare in questo periodo, frequentano le spiagge di Marina di Alberese, Collelungo e Principina – si legge nella nota del Parco –, dove sono apposti diversi cartelli che richiamano proprio queste norme di comportamento. Tra queste rientra anche il divieto di andare in spiaggia con i cani anche se a guinzaglio. Il Parco della Maremma anche quest’anno sta monitorando la presenza del Fratino lungo le spiagge che ricadono nell’area protetta con una continua sorveglianza fatta ad opera dei volontari "Amici del Parco" che lavorano per la campagna "Sos Fratino".