Nodo Bolkestein. La mappatura delle spiagge è chiara: "Nessuna scarsità"

E’ uscito il report del Governo: solo il 33% delle coste è in concessione. Pierini (Confesercenti): "Subito una nuova norma per la nostra tutela". Fabbri (Sib-Confcommercio): "Un dispositivo del Governo ad hoc".

Nodo Bolkestein. La mappatura delle spiagge è chiara: "Nessuna scarsità"

Nodo Bolkestein. La mappatura delle spiagge è chiara: "Nessuna scarsità"

Nessuna scarsità di risorsa. È quanto emerge dalla mappatura fatta sulle spiagge italiane. "Ora si arrivi, in tempi brevi, a una nuova norma che tenga in considerazione questo fatto – inizia Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti – Finalmente, l’importante lavoro svolto dal Mit ci permette, dopo ben 15 anni, di avere una mappatura ufficiale, assolutamente indispensabile per una corretta applicazione della direttiva Bolkestein. Riteniamo che ora sia fondamentale elaborare rapidamente una bozza di normativa basata sui dati della mappatura e contemporaneamente avviare una nuova programmazione del demanio marittimo". "Il tavolo tecnico in questi mesi ha lavorato alacremente e i risultati sono quelli che noi ci aspettavamo: solo una minoranza delle coste italiane è data in concessione demaniale, e la scarsità della risorsa, presupposto normativo per l’applicazione della direttiva servizi Bolkestein, non sussiste - commenta Claudio Pierini, presidente Fiba Confesercenti Grosseto – Ora tocca al Governo: è essenziale che prosegua l’interlocuzione con l’Europa alla luce delle evidenze raccolte, e che produca in tempi rapidi una legge". "Il tema della scarsità della risorsa non è mai esistito e non esiste, lo dicono i numeri". Commenta invece Andrea Fabbri, segreteria Sib Confcommercio – Anche di questi numeri parleremo giovedì a Rimini, all’assemblea nazionale delle imprese balneari. Molti bagnetti di Marina di Grosseto, Castiglione, Follonica e Orbetello ci hanno contattato. L’ingresso è in omaggio. Adesso è importante che i Comuni, proprio alla luce di quanto emerso dal tavolo tecnico, stiano fermi ed evitino di dar luogo a qualsiasi tipo di gara che riguardi le concessioni vigenti altrimenti c’è il rischio di una valanga di ricorsi. A questo proposito il Governo potrebbe aiutarci con un dispositivo normativo d’urgenza ad hoc.