SCARLINO "La grave crisi che ormai da anni sta investendo la Venator, una delle principali aziende produttive del nostro territorio, suscita notevole preoccupazione in tutta la comunità locale, sia per i rischi attuali di tenuta occupazionale che per l’incertezza sul futuro". Sono le parole di Alessandro Ricciuti, responsabile della lista ’Primavera civica’. "Gli ammortizzatori sociali – prosgeue – fino a questo momento hanno rappresentato uno strumento di salvaguardia essenziale per i lavoratori Venator e le loro famiglie, ma adesso dobbiamo davvero capire quali sono le prospettive di ripartenza per mettere in sicurezza occupazione, produzione e lavoro. Il consiglio comunale aperto che domani (oggi, ndr) si terrà a Gavorrano alla presenza non solo delle amministrazioni locali, ma anche dei rappresentanti istituzionali della Regione e dei parlamentari eletti nel territorio, nonché delle associazioni datoriali, Confindustria in primis, a distanza di pochi giorni dall’analogo consiglio comunale tenutosi a Scarlino, è la prova della preoccupazione sempre più forte rispetto alle prospettive e al futuro della fabbrica Venator. L’azienda deve dare risposte certe sulla volontà di garantire la ripresa produttiva a Scarlino dopo che le amministrazioni locali hanno fatto tutto quanto nelle loro possibilità per mettere in condizione la fabbrica di ripartire".
Nuovi competitor internazionali stanno condizionando il mercato delle forniture di biossido di titanio in modo sempre più competitivo complicando non poco l’equilibrio produttivo della Venator di Scarlino. "Tuttavia non possono essere solo e soltanto i lavoratori a pagare per l’incertezza odierna – aggiunge Ricciuti – . Primavera Civica si unisce al coro delle istituzioni nell’esprimere vicinanza ai lavoratori coinvolti nella crisi e alle loro famiglie, e al contempo alla necessità di avere risposte certe dalla azienda sulla modalità di prosecuzione della propria attività. Per questo riteniamo fondamentale sollecitare i rappresentanti politici e istituzionali riuniti oggi a Gavorrano ad esercitare una forte pressione sul Governo per il rifinanziamento della Cig per tutto il 2025, come accaduto per i lavoratori delle acciaierie di Piombino. Questo nella speranza che fenomeni di congiuntura internazionale, a partire dalle guerre in corso, possano trovare soluzione e possa così ripartire il mercato. Allo stesso tempo andrà agevolata la ripartenza produttiva di Venator con meccanismi di incentivazione fiscale tesi ad abbattere il costo dell’energia. Ricordiamo infatti che la presenza del rigassificatore di Piombino avrebbe dovuto portare i benefici concordati nelle aree di declino industriale come la nostra".
E poi aggiunge: "Nonostante lo scarso ’benessere’ produttivo in cui versa la provincia di Grosseto, questa, a differenza di quanto accaduto in provincia di Livorno e Massa Carrara, non è stata inserita tra le cosiddette aree di crisi complessa in quanto gli indicatori economici non sono stati, in termini assoluti, altrettanto negativi. Primavera Civica ritiene che l’unica forma possibile di sviluppo per il nostro territorio sia quella che sappia coniugare la compresenza dell’industria manifatturiera con il turismo".