
In un territorio ad alta vocazione turistica come la Maremma, Limatola ritiene che le scelte della Regione siano giuste
GROSSETO "Io ritengo che il testo unico del turismo della nostra Regione fornisca un approccio equilibrato nel rapporto tra turisti e residenti dei centri storici". Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto non è d’accordo con il Governo che ha deciso di impugnare il testo unico del turismo della Regione Toscana. Per il Consiglio dei Ministri alcune disposizioni della legge sono in contrasto con la normativa statale. Nello specifico si parla di libertà d’impresa e il problema è sorto sul concetto di limitazione degli Airbnb in tutti i capoluoghi di provincia e in altri comuni toscani a più alta densità turistica (in tutta la regione sono 90). "Al contrario, la legge toscana sul turismo – prosegue Limatola – trova il giusto equilibrio tra residenti del centro e turisti. Io credo che i visitatori che trovano nell’affitto di un appartamento la locazione ideale per le loro vacanze abbiano anche il piacere di vivere nel contesto cittadino, quindi scoprire botteghe e negozi, stare a contatto con gli abitanti e questo in alcune località si sta perdendo. Vivere insomma la città anche dal punto di vista esperenziale e la legge toscana sul turismo mira a questo. Detto ciò non dà alcuna imposizione, piuttosto delle indicazioni". La legge Toscana è stata votata a gennaio (con il sì di Pd, Iv, M5S e l’astensione della Lega e 2 no di Fratelli d’Italia). "Io credo che rappresenti uno strumento fondamentale – prosegue Limatola – anche per rivolgere un’attenzione particolare ai residenti del centro". Ma il testo unico sul turismo non è solo questo. Interviene ad esempio anche in materia di ’albergo diffuso’: "C’è finalmente – prosegue Limatola – il tema dell’albergo diffuso, un argomento molto caro anche a molti borghi e paesi maremmani. Viene dato un codice di regole da rispettare". In linea generale il nuovo testo unico definisce un sistema organico per la regolamentazione del turismo in Toscana, includendo la governance, le strutture ricettive, le locazioni turistiche, le professioni turistiche, il trasporto turistico e i sistemi di informazione e promozione. "Un altro aspetto della legge che ritengo sia positivo è la ’governance’. – conclude - Viene rafforzato il ruolo dei Comuni aggregati quali principali attori a livello locale sia per l’esercizio delle funzioni amministrative che per la progettazione delle azioni di promozione da realizzare con l’agenzia regionale, portando a compimento la valorizzazione del ruolo degli Ambiti (istituiti con la legge del 2016) che assumono il nome di Comunità di ambito turistico, per sottolinearne la valenza di soggetto non solo aggregatore di Comuni ma anche di luogo aperto alla partecipazione e al confronto con le realtà locali, pubbliche e private".
Nicola Ciuffoletti