REDAZIONE GROSSETO

Nuove regole per le sagre: "Finalmente la riduzione per tutelare i ristoratori"

Giudizio positivo di Confcommercio e Confesercenti dopo il Consiglio comunale. Orlando e Biondi: "Quello che vogliamo scongiurare è la concorrenza sleale".

Sono tante le sagre che vengono organizzate in provincia di Grosseto, soprattutto d’estate

Sono tante le sagre che vengono organizzate in provincia di Grosseto, soprattutto d’estate

È positivo il giudizio di Confcommercio e Confesercenti Grosseto in merito all’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del nuovo regolamento comunale per feste e sagre. Regolamento che prevede maggiori restrizioni rispetto a quello precedente. In pratica il Consiglio comunale ha portato a trenta giorni a disposizione di associazioni culturali, comitati, Pro loco e società sportive per organizzare eventi che permettano di mettere in evidenza la loro attività. Quindici giorni soltanto, però, potranno essere consumati durante l’estate, anche in fine settimana diversi. Degli altri quindici giorni si potrà usufruire nei mesi prima di maggio e in quelli di ottobre in poi, in modo da destagionalizzare il turismo. "Grazie all’impegno comune delle due associazioni di categoria del commercio e del turismo – si legge nella nota dei direttori di Confcommercio Gabriella Orlando e di Confesercenti Andrea Biondi – siamo arrivati finalmente a ridurre e contingentare la somministrazione temporanea di alimenti e bevande da parte di associazioni di vario tipo del comune di Grosseto; questo a tutela della ristorazione locale e senza mortificare l’iniziativa associativa".

Del resto le due associazioni di categoria non si sono mai dette contrarie alle sagre quando hanno storicità e valorizzano prodotti tipici. "Anzi, in questi casi abbiamo sempre considerato le sagre come un valore aggiunto, che arricchisce tutto il territorio. Quello che vogliamo scongiurare è la concorrenza sleale nei confronti della ristorazione, diventando veri e propri ristoranti a cielo aperto senza però avere le stesse regole delle attività di ristorazione". "Ci preme però rimarcare – affermano i due direttori – che le sagre, o feste, o manifestazioni basate sulla somministrazione e ristorazione non possono essere in alcun modo il principale strumento di finanziamento di attività di carattere sociale, associativo o religioso. Su questo principio dobbiamo essere tutti d’accordo, soprattutto coloro che hanno ruoli di rappresentanza o responsabilità". Le due associazioni di categoria accolgono dunque con favore il nuovo regolamento a cui hanno dato un contributo importante e fattivo in primis richiedendo la convocazione di un tavolo di confronto con il vicesindaco Bruno Ceccherini coinvolto come assessore alle attività produttive.