Grosseto, 20 dicembre 2024 – Nell’epoca dei social può avvenire che il nuovo vescovo si presenti con un video messaggio. E così ha fatto Bernardino Giordano da ieri nuovo vescovo delle diocesi di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, che, come avvenuto per la prima volta con il suo predecessore Giovanni Roncari, saranno unite “in persona episcopi”, ma manterranno distinte le varie figure della curia e anche gli uffici pastorali.
La nomina è stata resa nota ieri, a mezzogiorno, nella cappella del seminario vescovile di Grosseto, dal vescovo Giovanni, riunito lì con il clero della diocesi grossetana per un ritiro pre natalizio, presente anche una nutrita rappresentanza del clero della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. L’annuncio è stato dato in contemporanea con la Sala stampa vaticana, la diocesi di Saluzzo, nella quale il vescovo eletto è incardinato, e con la Prelatura della Santa Casa di Loreto. Contestualmente il Papa ha nominato monsignor Roncari Amministratore apostolico delle due diocesi sino all’ingresso del nuovo vescovo, che dovrebbe avvenire poco prima dell’inizio della Quaresima, ovvero tra tre mesi, seconda prassi per i vescovi di prima nomina. Dopo l’annuncio, religiosi e giornalisti si sono trasferiti in una sala del seminario dove è stato proiettato il messaggio del nuovo vescovo. Ma chi è il nuovo vescovo? Piemontese, 54 anni, teologo morale, don Bernardino Giordano è nato a Torino il 23 marzo 1970. Laureato in Economia e commercio a Torino, ha prestato servizio militare nell’Arma dei Carabinieri. Ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia morale all’Accademia Alfonsiana di Roma. Il 15 dicembre 2001 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale a Saluzzo, dove è incardinato. E’ stato insegnante all’Istituto superiore di scienze religiose di Fossano, presso lo Studentato teologico di Fossano e la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale-sezione parallela di Torino. E’ stato cancelliere vescovile, direttore dell’Oratorio don Bosco di Saluzzo, presidente dell’Asilo “San Giuseppe” e parroco di Sant’Agostino a Saluzzo.
E’ stato poi segretario particolare del Segretario generale della Cei, Mariano Crociata. Attualmente è sacerdote “fidei donum” al Santuario di Loreto, dove dal 1° settembre 2018 è responsabile della Pastorale familiare e dal 1° ottobre 2019 è anche vicario generale della Delegazione pontificia del Santuario stesso. Il vescovo Giordano ha maturato una lunga esperienza nell’ambito della pastorale familiare, sia per i suoi servizi alla Cei, sia perché è stato il sacerdote che collaborò fattivamente con il vescovo Giuseppe Anfossi, allora presidente della Commissione episcopale per la famiglia della Cei, nella diffusione, in Italia, del metodo Retrouvaille: il percorso nato in Canada negli anni ‘70, pensato per aiutare coppie di sposi, attraversate da un momento di crisi, a recuperare le ragioni della loro vocazione coniugale, a sperimentare la forza del perdono e la possibilità di ripartire insieme. Don Bernardino venne inviato negli Stati Uniti per conoscere più da vicino il metodo . Di ritorno dalla sua missione oltreoceano, don Bernardino collaborò con Anfossi per impiantare questo percorso anche nel nostro Paese.
Il vescovo eletto è anche un efficace comunicatore: ogni giorno, sul canale youtube (che conta oltre 70mila iscritti) e sulla pagina Facebook della Santa Casa di Loreto, cura la rubrica “Il pensiero del giorno”. Bernardino Giordano sarà il 65° Vescovo di Grosseto (82° se si considerano anche i vescovi di Roselle) e l’87° vescovo di Sovana-Pitigliano, il settimo per la diocesi nella sua attuale conformazione.