Dai 1972 interventi all’anno nel 2014, ai 4209 del 2021: un aumento netto del 113%. L’oculistica del Misericordia diretta dal dottor Angelo Balestrazzi è diventata nel corso degli anni un’altra colonna portante del nosocomio cittadino, grazie non soltanto alle attività ambulatoriali costantemente implementate, ma anche all’avvio di nuovi servizi che permettono ai residenti della provincia di Grosseto di avere un sicuro punto di riferimento molto più vicino a casa. Fino a poco tempo fa, infatti, particolari patologie afferenti al sistema dell’occhio potevano essere trattate soltanto fuori dall’ambito grossetano. Oggi, invece, l’offerta delle prestazioni può dirsi completa grazie anche alla recente apertura, nell’autunno 2021, del Centro di ipovisione.
"Tutti i nostri laboratori funzionano a pieno regime – afferma il direttore di Oculistica, Angelo Balestrazzi – Il laboratorio per la cura della cornea ci dà la possibilità di assistere il paziente a 360 gradi, come come quello per il glaucoma, malattia cronica molto pericolosa che può portare anche alla perdita della vista. Lavoriamo poi molto con il laboratorio per la cura della cataratta – prosegue Balastrazzi – nel quale siamo riusciti a superare la soglia dei 4mila interventi all’anno. Operiamo con la tecnica degli ultrasuoni che al momento risulta essere la più efficace e sicura".
Una delle frontiere che negli ultimi anni sta impegnando maggiormente l’Oculistica del Misericordia è la cura medica della retina "perché – dice Balestrazzi – rileviamo un aumento dei casi di ’degenerazione maculare senile’". "Si tratta – spiega il primario – di una malattia legata all’invecchiamento che colpisce la macula, ossia la porzione più centrale della retina e può portare a una riduzione della vista a livello centrale ed è in questi casi che parliamo di ipovisione. Proprio perché abbiamo rilevato un aumento di queste situazioni abbiamo aperto il Centro di ipovisione, cercando di implementare le attività di screening sulla retina per intervenire in maniera preventiva e lavorando poi sugli strumenti che consentono di correggere l’eventuale danno prodotto". Balestrazzi spiega, infatti, come anche nei casi di ipovisione si possa comunque avere un’accettabile qualità di interazione con l’ambiente esterno grazie all’ausilio di strumenti particolarmente tecnologici quali video-ingranditori o occhiali telescopici che sfruttano, amplificandole, le capacità delle zone della retina non danneggiate dalla degenerazione. Avere un Centro di ipovisione al Misericordia è una vera e propria ‘fortuna’ per decine di persone in provincia che diversamente sarebbero costrette a recarsi a Siena o a Firenze.
Andrea Fabbri