Ventitrè indagati per diffamazione e istigazione a commettere altri reati. Sono queste le decisioni del Pm Salvatore Ferraro nei confronti delle persone accusate delle offese su facebook rivolte al personale dell’asilo nido finito al centro di un’inchiesta della Procura per maltrattamenti ai minori. Offese che non solo contenevano parole d’odio nei confronti delle maestre finite sotto processo ma, secondo il magistrato, anche frasi che avrebbero potuto spingere qualcuno a fare loro del male: "La prigione non esiste, vanno pestate a sangue", "Vanno linciate". C’era stato anche chi, commentando la notizia, indicava la presenza in un centro commerciale di tre delle donne finite sotto processo.
Il pubblico ministero ha deciso anche di contestare loro il reato di istigazione alla commissione di reati.