L’hanno chiamata "China Reset". E’ l’operazione che ha visto in azione a Grosseto, Prato e Milano, i Carabinieri del Nas di Livorno e della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Grosseto, con il supporto di militari dell’Arma territoriale e con l’ausilio del IV Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pisa. Un blitz che ha portato a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Grosseto, destinatari altrettante persone, indagate a vario titolo, in concorso tra loro, per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le investigazioni, avviate nel novembre 2023, nel corso di una più ampia attività di monitoraggio e controllo di centri estetici nel capoluogo, ha avuto inizio sviluppando un’attività informativa connessa ad "anomale" pratiche di massaggi orientali svolte da ragazze in tre fondi commerciali, risultati poi adibiti a vere e proprie "case di appuntamento", nei quali, durante l’attività osservativa svolta dai carabinieri, si recavano, durante l’arco della giornata, tanti uomini. Il giro d’affari era di circa un milione di euro. E’ emersa la figura di un uomo che era il "deus ex machina" che in questi mesi aveva provveduto all’apertura di "case d’appuntamento" a Grosseto, spostando l’illegale attività dopo essere stato in passato colpito da inchieste analoghe nella provincia di Siena. Era lui stesso che provvedeva al pagamento di numerosi canoni di affitto di questi fondi commerciali, al pagamento di cospicue somme di denaro in favore delle società gestrici dei siti internet, sui quali venivano pubblicizzati gli annunci delle prestazioni sessuali dei tre centri e infine era sempre lui a tenere numerosi contatti telefonici con le utenze in uso alle donne che gestivano le "case di appuntamento". In ciascuna delle tre case c’erano quattro donne, autentiche maitresse, tutte arrestate, deputate al "presidio" in modo costante. Erano loro che ricevevano le telefonate dei clienti a cui davano precise indicazioni sulle modalità di accesso, ad accoglierli al momento del loro arrivo, a prendere in consegna direttamente dal cliente o attraverso la prostituta le somme corrisposte per le prestazioni sessuali, infine a reclutare le singole prostitute. Altre tre persone, tutti uomini, sono indagate in stato di libertà perché "aiutavano" logisticamente le donne nei trasferimenti nelle case d’appuntamento.
CronacaOperazione "China Reset". Prostituzione orientale in città. Giro d’affari da un milione