Operazione di bonifica. Fatto brillare l’ordigno bellico della 2^ Guerra Mondiale

La bomba di aereo inesplosa da 1000 libbre, di fabbricazione americana, era stata rinvenuta nel maggio scorso nel Comune di Pitigliano in località Capannella sul Fiora, nelle vicinanze della strada 74 Maremmana.

Operazione di bonifica. Fatto brillare l’ordigno bellico della 2^ Guerra Mondiale

Operazione di bonifica. Fatto brillare l’ordigno bellico della 2^ Guerra Mondiale

È stato fatto brillare l’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rivenuto a maggio in località Capannella sul Fiora, nelle vicinanze della strada regionale 74 "Maremmana". Le operazioni di despolettamento e poi di brillamento (presso la cava Europomice) si sono concluse nella mattinata di ieri. Fin dalle prime ore del mattino le Forze dell’ordine intervenute e i rappresentanti dei vari enti coinvolti in questa operazione sono entrati in azione. A partire dalle 8.30 sono stati fatte evacuare 33 famiglie e sono state interdette al traffico per qualche ora le strade limitrofe ai luoghi delle operazioni, contemporaneamente è stato attivato all’agriturismo "Maremma nel Tufo" , nel comune di Pitigliano, il Centro coordinamento soccorsi dove erano tutti i rappresentanti degli enticoinvolti. Dove invece si sono svolte le operazioni di despolettamento (località Pietramora), hanno lavorato 6 artificieri e 4 operatori di macchine movimento terra. Presenti anche un’ambulanza della Cri Corpo militare con personale medico a bordo (con questo salgono a 110 gli interventi in Toscana delle Cri per le operazioni di bonifica) e un’autocisterna dei Vigili del fuoco. L’operazione più delicata si è svolta dalle 9 alle 11, quando sono state rimosse dai militari del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza le due spolette.

"Si opera prima su una e poi sull’altra – ha spiegato Pietro Pace, il tenente colonnello che ha seguito le operazioni–. Viene applicata un’attrezzatura su ogni singola spoletta. Gli operatori lavorano a distanza, attivano questa attrezzatura che dispone di due cartucce elettriche, queste creano un movimento rotatorio che permette di rimuovere in sicurezza il congegno destinato ad attivare l’accensione della bomba. Poi si procede con la seconda spoletta". Terminata questa prima operazione la bomba è stata caricata su un camion e trasferita alla cava Europomice. Qui è stata interrata e fatta brillare. "È stata scavata una buca dalla profondità di 4 metri – prosegue il tenente colonnello Pace –. La bomba è stata quindi alloggiata in profondità e successivamente ricoperta con la terra. Oltre a ricoprire la buca è stata posizionata anche altra terra sopra la superficie. Una volta piazzato l’esplosivo è stato fatto brillare".

Una colonna di fumo e un rumore secco hanno confermato che l’operazione è avvenuta con successo. La bomba era stata ritrovata nel maggio scorso durante alcune operazioni di bonifica e monitoraggio svolte da imprese private ma guidate dall’Esercito. Il peso era pari 1000 libre (440 Kg di cui la metà di esplosivo), il modello era AN-M65 GP, origine americana, sganciato probabilmente in quella fase in cui gli americani bombardavano le vie di comunicazione per rendere più difficile la ritirata dei tedeschi. Non è la prima bomba rinvenuta nella zona, altre due sono state scoperte negli anni passati. E terribile fu il bombardamento di Pitigliano del 7 giugno del 1944 dove morirono 80 persone. Furono sganciati vari ordigni e oltre alle vittime e alle case distrutte fu colpito anche il ponte sul torrente Meleta. "Desidero ringraziare – ha detto il prefetto, Paola Berardino – tutti gli attori intervenuti che, grazie alla sinergica collaborazione dimostrata, hanno consentito la bonifica dell’ordigno nella massima cornice di sicurezza, senza alcuna criticità".

Nicola Ciuffoletti