REDAZIONE GROSSETO

Ora aumenta lo stipendio di sindaci e assessori

Con la Legge di bilancio in discussione a Roma vengono adeguate le indennità. Per una città come Grosseto possibile un assegno da 9.660 euro lordi nel 2024

L’elezione di Fausto Turbanti alla presidenza del Consiglio comunale di Grosseto sarà stata pure sofferta, ma alla fine per lui si è rivelata la mossa più azzeccata perché grazie alla Legge di bilancio 2022 attualmente in discussione in Parlamento avrà lo stesso, identico peso di un assessore. Almeno dal punto di vista economico. Quella che una volta si chiamava Finanziaria, infatti, prevede un aumento dei massimali di legge per le indennità di funzione di sindaci, vice sindaci, assessori e presidente del Consiglio comunale. Va sottolineato che si tratta di massimali e che dunque, non è detto, che alla fine del mese lo stipendio degli amministratori debba necessariamente essere il nuovo massimo indicato dallo Stato.

Ieri il quotidiano ecomico ’Il Sole24 ore’ ha fatto il sunto di questi aumenti che possono andare da un +33% per i Comuni più piccoli, a un +160% per i Comuni capoluogo con meno di 50mila abitanti.

Per quanto riguarda la Maremma gli aumenti vanno da un minimo del 33% a un massimo del 114%. In quest’ultimo caso rientra, ad esempio, il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna per il quale il massimale adesso è di 4.509 euro lordi al mese, mentre nel 2024 arriverà a essere (se passa la legge) 9.660 euro lordi al mese. Già il prossimo anno dovrebbe arrivare a 6.850 euro lordi al mese. Gli assessori passeranno 4.110 euro (5.796 nel 2024), stessa cifra cui arriverà nel 2022 il presidente del Consiglio comunale. A Follonica, Comune più grande della provincia, il sindaco Benini passerà dagli attuali 2.789 euro lordi al mese ai 3.403 euro lordi al mese del 2022, ai 4.140 euro lordi al mese.

"Le responsabilità che i sindaci sono chiamati a sostenere sono molte – commenta Benini – e spesso non dipendono dalle dimensioni demografiche del Comune amministrati. In piccole realtà hanno stesso peso di grandi città. L’inadeguatezza dello stipendio è lampante". "Provvedimento doveroso seppur tardivo – dice invece Vivarelli Colonna – perché i rischi e le responsabilità che si accolla un sindaco sono sicuramente enormi, rispetto anche a tanti politici di livello nazionale o di livello regionale che hanno remunerazioni ben più elevate. Si tratta poi di un adeguamento, non di un premio. Adeguamento alle difficoltà dell’essere sindaco oggi di cui rendo merito al Governo Draghi. C’è ancora da aggiustare qualcosa forse, ma indubbiamente un passo importante è stato fatto per riconoscere in maniera adeguata la figura del sindaco".

Andrea Fabbri