Orbetello (Grosseto), 3 agosto 2022 - «Questo tavolo ve lo sconsiglio, meglio stare un po’ più lontani dalla luce". Nell’estate dei moscini, a Orbetello può capitare anche di sentirsi dare indicazioni di questo tipo, sedendosi a un bar per una bevuta serale. Nonostante i tentativi di disinfestazione già attuati dal Comune, le nubi di moscini continuano infatti ad addensarsi nelle serate del centro storico.
Secondo gli esperti, il biologo Mauro Lenzi in testa, la straordinaria presenza di questi minuscoli insetti è strettamente legata alle condizioni della laguna, le cui acque rimaste a corto di ossigeno per le elevate temperature hanno reso la vita difficile ai principali predatori dei moscini, che quindi hanno avuto campo libero per proliferare.
Correre ai ripari adesso, quindi, non è così semplice. Il caso è approdato anche in consiglio comunale, attraverso un’interpellanza della minoranza, la lista Alternativa Orbetello guidata dalla capogruppo Paola Della Santina, che ha accusato la giunta di aver sottovalutato il problema.
"Ci chiediamo come mai non sia sta effettuata alcuna disinfestazione preventiva – affermano i consiglieri di opposizione – per scongiurare l’arrivo in massa dei moscini, viste soprattutto le recenti e ripetute piccole morìe degli ultimi mesi". La questione è, del resto, strettamente legata alla laguna, sulla quale il Comune ha consegnato ogni responsabilità alla Regione già dal 2015, in occasione della morìa. Decisione poi confermata a ogni accordo di programma successivo. Da allora il soggetto attuatore di ogni iniziativa relativa alla laguna è Firenze.
"L’inerzia e la scelta di non prendersi alcuna responsabilità nella gestione della laguna – attaccano dalla minoranza – avrà nel tempo sempre maggiori conseguenze negative e non basteranno anni, figuriamoci un mese, per attenuare gli effetti di tale scellerata scelta".
L’invasione dei moscini, quindi, non è altro che l’ennesima riprova di quanto siano inadeguati gli strumenti utilizzati in questi anni per la laguna. A partire dalla risospensione dei sedimenti che, stando a chi ha ideato questo metodo di prevenzione, dovrebbe essere fatta in inverno e invece viene puntualmente eseguita durante l’estate (peraltro con battelli in condizioni precarie), quando le alghe che tolgono ossigeno già si sono formate. In ogni caso, il mese prossimo si concluderà l’accordo di programma tra Comune e Regione per la gestione della laguna, e dovrà essere trovata una nuova soluzione. Magari, si spera, anche a prova di moscini.
Riccardo Bruni