Una comunità in lutto quella che piange Cesare Caponi, 49enne orbetellano che era davvero l’amico di tutti. Ma non solo quella di Orbetello, visto che anche nel promontorio Cesare aveva tanti amici musicisti. Oltre alla sua attività imprenditoriale – aveva una lavanderia – Cesare era infatti un bravo batterista, molto attivo fino a che il suo fisico glielo ha permesso. Lui, infatti, non si era mai dato per vinto, lottando fino alla fine per combattere quel male che qualche anno fa lo ha raggiunto e che, pian piano, lo ha portato a spegnersi. Un dolore che la sua famiglia – i genitori sono conosciuti per aver ricoperto in passato ruoli nell’amministrazione orbetellana – e i suoi amici condividono con tutta la comunità, che ieri è andata a dargli l’ultimo saluto alle esequie che si sono tenutein Duomo. "Noi lo aspettavamo per tornare a suonare, sempre con la speranza che potesse farcela – racconta l’amico Matteo De Pirro a La Nazione –. Quando ho saputo del suo male ho smesso di suonare, gli avevo detto che finché non sarebbe tornato non avrei ricominciato. Sempre con la speranza nel cuore. Circa tre-quattro mesi fa abbiamo anche fatto una prova, poi purtroppo quel terribile male ha avuto la meglio".
CronacaOrbetello piange Caponi imprenditore e appassionato di musica