Ordina l’asporto e non lo paga. Donna nei guai

Una donna ruba cibo e cena da asporto in un ristorante, fingendo di aver dimenticato il borsello in macchina. Il ristoratore denuncia il furto e la donna viene individuata e dovrà giustificare il suo comportamento.

Ordina l’asporto e non lo paga. Donna nei guai

Una donna ruba cibo e cena da asporto in un ristorante, fingendo di aver dimenticato il borsello in macchina. Il ristoratore denuncia il furto e la donna viene individuata e dovrà giustificare il suo comportamento.

"Mi sono dimenticata il borsello in macchina, vado a prenderlo". E invece via: con la cena da asporto in mano. Non pagata. Due pici alla chianina e due porzioni di tagliata con patate. Leccornie che doveva essere per i genitori che non potevano venire con lei a festeggiare il compleanno per il troppo caldo al ristorante. Una bugia su cui aveva costruito il furto ai danni di Leonardo Peccianti, titolare dellla Locanda de’ Medici. "La donna mi aveva chiamato per prenotare un tavolo per 10 per festeggiare". Bionda, sulla cinquantina, solare, modi gentili ed educata. Nulla da sospettare. "Non mi era mai successo una cosa del genere", ci racconta Peccianti dopo aver denunciato la cosa sulla sua pagina facebook. Fatto sta che quando la signora si presenta per pagare dice di essersi dimenticata il borsello in macchina."Non potevo immaginarmelo, aveva chiesto anche di vedere il tavolo per dopo e chiesto se poteva portare la torta", ci spiega. "Alla cassa mi ha domandato se poteva intanto portare il cibo da asporto in auto, sbagliando gli ho detto sì". Non è più tornata. "Mi aveva lasciato il suo numero di cellulare, l’ho chiamata e messaggiata: mi ha detto che sarebbe arrivata, ma nulla. In tutto ciò ha anche lasciato di sabato sera, libero, senza prenotazioni, un tavolo per dieci persone. "Un gesto fatto con premeditazione e cattiveria", dice Peccianti ancora schifato da quel che è accaduto. Il ristoratore ha sporto denuncia ai carabinieri di Grosseto che hanno individuato la donna che adesso dovrà giustificare la sua condotta. Si tratterebbe di una grossetana. "Nel tempo è venuta gente da me dicendomi che aveva fame: un piatto di spaghetti al pomodoro non li ho mai negati, ma così è un oltraggio", prosegue il titolare.

L.A.