MATTEO ALFIERI
Cronaca

Oro e gioielli, il tesoro ritrovato. La refurtiva era stata sotterrata nelle campagne di Follonica

Operazione dei carabinieri che hanno riportato alla luce un bottino di oltre 100mila euro. La scoperta della ’cassaforte’ dei ladri trasfertisti scoperta dopo l’arresto della banda .

Operazione dei carabinieri che hanno riportato alla luce un bottino di oltre 100mila euro. La scoperta della ’cassaforte’ dei ladri trasfertisti scoperta dopo l’arresto della banda .

Operazione dei carabinieri che hanno riportato alla luce un bottino di oltre 100mila euro. La scoperta della ’cassaforte’ dei ladri trasfertisti scoperta dopo l’arresto della banda .

FOLLONICAUn tesoro. Che è venuto alla luce dopo una serie di indagini condotte dai carabinieri e dopo mesi di ricerche e lavoro certosino di intelligence: in quei terreni incolti intorno alla città di Follonica, è stata trovata nei giorni scorsi refurtiva per un valore di circa 100mila euro: la cassaforte dei ladri trasfertisti. Rubata nel corso di sette furti in abitazione in provincia di Firenze a Impruneta, Bagno a Ripoli, Scandicci, Cerreto Guidi, e a Prato. La banda era composta da quattro persone, tutti italiani già noti alle forze dell’ordine, originari di Roma, Cerveteri, e Civitavecchia, età compresa tra i 35 e i 53 anni. I militari li sorpresero in un b&b proprio a Follonica, la cittadina del Golfo che era stata utilizzata per nascondere la refurtiva. Magari per essere poi prelevata quando avevano scontato la loro pena. La banda di trasfertisti specializzata in furti in appartamento, secondo gli investigatori, aveva scelto come base operativa Follonica per poi spostarsi sul territorio a bordo di un suv che era stato noleggiato su cui venivano alternate targhe clonate. Il modus operandi era sempre lo stesso: i ladri venivano fatti scendere dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie. La banda si introduceva nelle abitazioni dopo aver danneggiato porte e finestre con martelli, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco e portava via gioielli e denaro. Gli oggetti sono stati restituiti ai legittimi proprietari: si tratta di circa 200 pezzi in oro e in argento e anche un casco, già recuperato durante l’esecuzione dei fermi, autografato da Valentino Rossi. Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze e coordinate dalla procura fiorentina, sono iniziate, spiega l’Arma, a ottobre 2024 a seguito di una denuncia di furto in casa presentata da una donna residente a Fiesole. Gli accertamenti hanno poi portato all’esecuzione, a fine novembre scorso, del fermo dei quattro, accusati di aver formato un’associazione a delinquere specializzata in furti in abitazione. Già all’epoca i carabinieri del nucleo investigativo avevano recuperato parte della refurtiva e sequestrato auto in uso agli indagati. Le ulteriori indagini svolte hanno poi portato a inizio gennaio 2025, a rinvenire sotterrati, sempre nel territorio di Follonica, 200 oggetti fra preziosi in oro e articoli di argenteria che in questi giorni sono stati restituiti alle vittime. Restituito appunto anche un casco autografato da Valentino nelle mani del bambino alla cui famiglia appartiene. I gioielli ritrovati, ma anche importanti pezzi di argenteria, avevano un valore molto alto, oltre che quello affettivo.