REDAZIONE GROSSETO

Ossa umane spuntano dagli scavi, indagano gli archeologi: “I lavori non si fermano”

Il rinvenimento ieri nel corso della demolizione dello stabile dell’ex anagrafe. Sul posto la polizia e un archeologo. Ginanneschi: “Le opere non subiranno interruzioni”

Ossa umane spuntano dagli scavi

Ossa umane spuntano dagli scavi

Grosseto, 18 gennaio 2025 – Quando l’escavatore ha spostato la terra, gli operai non credevano ai loro occhi: durante lo scavo la benna ha portato in superficie alcune ossa. Resti sicuramente umani (ma anche alcuni animali), almeno ad una prima analisi. Il luogo del ritrovamento è in via Saffi, durante i lavori di demolizione dello stabile dell’ex anagrafe, a due passi dal vecchio ospedale che si trova dentro le Mura.

Il capocantiere ha immediatamente bloccato i lavori e ha chiesto l’intervento della Polizia. Sul posto è arrivato il personale della Scientifica, insieme a un archeologo specializzato. E i lavori si sono fermati, l’area è stata transennata. Sono arrivati anche gli agenti della polizia municipale di Grosseto che hanno assistito a tutte le operazioni di stop del cantiere. Sono immediatamente scattate delle ipotesi, anche fantasiose: in quell’area infatti non c’è mai stato un cimitero (come qualcuno aveva ipotizzato in un primo momento),a quella era la zona del vecchio obitorio.

Si è anche pensato che forse sia stato fatto, magari verso la fine dell’800, un seppellimento improprio. Le ossa (alcuni pezzi di femore e anche crani) infatti erano tutte sparse nel terreno e da un primo riconoscimento si è subito capito che non si trattava di una sepoltura “tradizionale”. Non si può comunque escludere che quelle ossa risalgano a resti umani della seconda Guerra Mondiale, forse di qualche persona uccisa e dimenticata in quella zona che era coperta di vegetazione.

La datazione dunque non è semplice visto anche lo stato di conservazione: ieri i reperti sono stati spostati a Firenze da Sistema dove saranno analizzati dalla medicina legale. “Il cantiere non verrà interrotto – ha detto l’assessore Riccardo Ginanneschi – come sembrava in un primo momento. Gli esperti che sono arrivati hanno subito capito che non si trattava nè di un cimitero, nè di una sepoltura antica. Le ossa si trovavano infatti a pochi centimetri di profondità, e poi erano anche sparsi. Non si esclude che si tratti di ossa di qualcuno della Seconda Guerra Mondiale. I lavori? Stanno procedendo comunque a rilento – chiude l’assessore – Si tratta di un appalto integrato e bisogna che si proceda in maniera più celere”.