Pagano la casa, ma ecco lo sfratto. Odissea per una famiglia a Istia

Una famiglia a Grosseto rischia lo sfratto dopo aver investito tutti i risparmi in una casa a Istia d’Ombrone. La vicenda giudiziaria si protrae da dieci anni, con la ditta costruttrice fallita e il terreno reclamato dai proprietari. La situazione è ora in mano al giudice.

Pagano la casa, ma ecco lo sfratto. Odissea per una famiglia a Istia

Anche i tempi spesso troppo lunghi della giustizia rappresentano un ostacolo per trovare una definizione del contenzioso

Avevano investito tutti i loro risparmi in una casa a Istia d’Ombrone. Pagandola, tutta. Ma da qualche giorno gli è stato recapitato uno sfratto esecutivo. E’ diventata un calvario giudiziario, iniziato con il fallimento della ditta di costruzioni e terminato con il precetto di sfratto, la storia di una famiglia. Sfratto al quale la famiglia, rappresentata dall’avvocato Michele Mensi, si è opposta già due volte e che ora sarà valutata dal giudice. Al magistrato è stata chiesta l’applicazione della sospensione del rilascio per 18 mesi. E’ lunga dieci anni la storia di questa casa: fin da quando il tribunale ha autorizzato il rogito alla Costruzione & Progetti srl, che era già in concordato preventivo. I proprietari dell’appartamento, una coppia di pensionati, avevano pagato l’intero importo per l’acquisto dell’abitazione: 312mila euro. Nove anni dopo però, i proprietari del terreno sul quale sono state costruite le abitazioni, che avrebbero dovuto ricevere in permuta degli immobili dalla ditta, nel frattempo fallita, per un milione e 200mila euro in cambio di terreno edificabile, hanno intimato alla famiglia di lasciare l’abitazione. Dove adesso vive la mamma anziana dei proprietari, invalida al 100%. I proprietari hanno vinto la causa con la ditta con la risoluzione del contratto di compravendita. Il terreno dunque è tornato in loro possesso. I proprietari, che non erano nemmeno stati avvisati della causa intentata dai proprietari del terreno, non hanno avuto la possibilità di difendersi. Adesso la palla passa al giudice.