NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Parchi eolici, la lotta prosegue. A Magliano il sindaco è chiaro: "Difenderò il nostro comune"

Il primo cittadino è pronto a opporsi in tutte le sedi istituzionali

Il primo cittadino è pronto a opporsi in tutte le sedi istituzionali

Il primo cittadino è pronto a opporsi in tutte le sedi istituzionali

MAGLIANONiente allarmismo, i progetti di impianti eolici piovuti dall’alto non impatteranno perché il sindaco Gabriele Fusini (foto) continuerà ad opporsi. Un’altra storia di lotta contro la realizzazione indiscriminata di parchi eolici.

"Voglio rassicurare - dice Fusini - tutti coloro che temono l’impatto negativo di questi mega impianti, sul fatto che, come già accaduto, sono pronto a tutelare la mia comunità e il mio territorio in ogni sede. Il Comune di Magliano si è opposto e continuerà a farlo, anche forte delle misure prese dalla Regione Toscana che, ad oggi, non ha autorizzato questo tipo di installazioni sul territorio".

Secondo Fusini, in questa fase, occorre non creare allarmismo, essere vigili e affidarsi alle istituzioni: "Niente di nuovo è successo in questi giorni. – prosegue -. Niente è deciso quindi stiamo attenti a non creare noi stessi anzitempo un danno di immagine dal punto di vista turistico e non solo, anche per l’attrazione di eventuali investimenti, che non ci fa bene, perché si rischia di far passare l’idea che a breve da noi ci saranno più pale eoliche che ulivi".

Insomma l’amministrazione Fusini non è sprovveduta, anzi segue tutte le fase anche grazie all’aiuto di uno studio legale. "Mi sento forte addosso la responsabilità di rappresentare chi vive in questa area – sottolinea il primo cittadino maremmano - non ritengo necessaria la costituzione di comitati di cittadini che, al contrario, in questa fase giudicherei come un segno di scarsa fiducia nel Comune oppure al contrario un tentativo dell’amministrazione di caricare sul singolo cittadino il peso di questa battaglia".

Infine Fusini sottolinea: "Ipotizziamo che il Ministero autorizzi un impianto che non vogliamo, l’amministrazione comunale a fianco della Regione Toscana e con gli altri Comuni interessati ricorrerebbe immediatamente al Tribunale amministrativo regionale di Firenze e poi, se necessario, al Consiglio di Stato e, nel caso fossimo sconfitti, per la realizzazione dell’impianto, dal punto di vista pratico, servirebbero autorizzazioni che spetterebbe comunque rilasciare all’amministrazione comunale.

Questo esempio, per tornare a dire che abbiamo valutato i vari scenari e che abbiamo le armi per combattere questa guerra".