MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Parco della Maremma, trovato un nido di tartaruga marina Caretta Caretta

Le uova si schiuderanno verosimilmente tra circa 60 giorni

Uova di tartaruga (foto di repertorio Ansa)

Grosseto, 5 luglio 2024 - È stato trovato un nido di tartaruga marina della specie Caretta Caretta nella spiaggia di Cala Rossa, all'interno del Parco della Maremma, nella provincia di Grosseto. Il nido è stato scoperto nelle prime ore dopo l'alba da tre studentesse dell'università di Siena che fanno parte dei volontari ‘Amici del Parco’ mentre effettuavano il consueto monitoraggio annuale delle spiagge. La veterinaria Chiara Caruso, in qualità di referente per l'Ente Parco e del progetto ‘Life Turtlenest’ di Legambiente per l'area sud, con il supporto del personale dell'ufficio tecnico, ha verificato la presenza della camera delle uova. Una volta accertata la presenza delle uova il nido è stato delimitato e messo in sicurezza con l’aiuto dei guardiaparco. Nei prossimi giorni il monitoraggio delle spiagge continuerà con particolare attenzione, in quanto la tartaruga che ha deposto ieri, potrà tornare per deporre altre uova nella stessa zona nelle prossime settimane, considerando che le tartarughe possono deporre dai tre ai cinque nidi a stagione. Le uova si schiuderanno verosimilmente tra circa 60 giorni. I piccoli usciranno dal nido e si dirigeranno verso il mare dopo aver attraversato la spiaggia dove le femmine potrebbero tornare, tra circa 25 anni, a deporre le uova. Al Parco ricordano che «La Caretta caretta, o tartaruga comune, pur non essendo ad imminente rischio di estinzione, è comunque una specie protetta e minacciata, la cui presenza sulle nostre coste è un indicatore di salute ambientale. Il Parco della Maremma si è sempre impegnato nella tutela della biodiversità e questo ritrovamento testimonia l'efficacia delle misure di conservazione adottate negli ultimi anni». «Questo rinvenimento è un segnale incoraggiante per il futuro delle tartarughe marine nel nostro territorio - ha detto il presidente del Parco, Simone Rusci -. Invitiamo tutti i visitatori a rispettare le indicazioni di sicurezza e a collaborare con noi per garantire il successo riproduttivo nella nostra area protetta. Questa scoperta ci ricorda l'importanza della tutela del nostro ambiente e delle specie che lo abitano. Il Parco della Maremma continuerà, anche grazie alla disponibilità degli Amici del Parco, a lavorare instancabilmente per la conservazione della natura e per sensibilizzare il pubblico sull'importanza della protezione della fauna selvatica».