Parco Maremma. Itinerari e nuove bellezze

Alcuni beni storici passano in gestione all’Ente e adesso saranno visitabili durante le escursioni.

Parco Maremma. Itinerari e nuove bellezze

Parco Maremma. Itinerari e nuove bellezze

Se visitare quei posti intrisi di storia e fascino era un’esperienza straordinaria, ora lo è ancora di più dopo la consegna della gestione di alcuni beni storici al Parco della Maremma. In sintesi, l’Ente parco ha ricevuto le chiavi, dopo la chiusura dell’iter amministrativo con la Regione, per la gestione diretta dell’Abbazia di San Rabano, della Torre dell’Uccellina, della Torre di Collelungo, della Torre di Castel Marino e del Granaio Lorenese. Erano già visibili durante le escursioni che propone il Parco dell’uccellina, ma "a metà" dovendo lasciare la scoperta di alcuni di quegli scrigni di storia non potendo accedervi. In precedenza la gestione era affidata all’Ente Terre Regionali Toscane. Ma adesso è stato segnato un passo importante per la fruizione di questi beni e il primo passo è stata una visita speciale all’abbazia di San Rabano, insediamento nato con i benedettini, passato a militare con i cavalieri di Gerusalemme poi messo in vendita e acquistato dai Lorena, accedendo alla chiesa, al campanile in precedenza chiuse alle visite e Torre dell’Uccellina. "Abbiamo festeggiato – dice il presidente del parco Simone Rusci – l’attribuzione della gestione dei beni al parco, essendo più pertinenti a chi si occupa di promozione del territorio, conservazione, sviluppo turistico. I beni faranno da catalizzatori di attività come eventi culturali, concerti e teatro, saranno luoghi di sperimentazione puntando all’innovazione dei linguaggi d’arte. In particolare l’abbazia e il granaio diventeranno due nodi della promozione culturale turistica del parco".

"Queste dimensioni dovevano unirsi – dice l’assessore regionale Leonardo Marras –. Stiamo arrivando ai cinquant’anni del parco con strumenti e dotazioni più solidi, è un patrimonio di attività che lo consolida come una delle aree protette più importanti d’Italia". "È una scelta logica – dice Giovanni Sordi, direttore di Ente Terre – e verranno sviluppati maggiormente turismo e conoscenza storica. Inizialmente è stato un passaggio difficile ma corretto. Continuiamo a puntare sul miglioramento della parte agricola".

Maria Vittoria Gaviano