MATTEO ALFIERI
Cronaca

Pari opportunità, c’è lo scontro. Approvato il nuovo regolamento. Minoranza: "E l’Olympia de Gouges?"

L’attacco del Pd: "Il centro antiviolenza eliminato dalla Commissione, così però torniamo al passato"

L’assessore comunale di Follonica, con delega alle pari opportunità, Eleonora Goti. Criticata dal Pd la decisione di escludere il centro Olympia de Gouges dalla Commissione pari opportunità

L’assessore comunale di Follonica, con delega alle pari opportunità, Eleonora Goti. Criticata dal Pd la decisione di escludere il centro Olympia de Gouges dalla Commissione pari opportunità

FOLLONICAApprovato in consiglio comunale il Regolamento della Commissione pari opportunità. "Questo permetterà di procedere in tempi brevi alla costituzione della commissione Pari opportunità – ha detto l’assessore con delega Eleonora Goti – di cui l’Ente ha bisogno. Sarà composta da quindici membri per agevolare i lavori e non ci saranno componenti di diritto, ma assicuriamo che le realtà più significative che operano nel settore non saranno escluse". Ma è esplosa la polemica. Anche perchè il Centro Antiviolenza "Olympia de Gouges" è stato eliminato come componente di diritto della Commissione. "Una decisione – dicono i gruppi del Partito Democratico, Follonica a Sinistra e Andrea Pecorini sindaco – che segna un ritorno al passato, cancellando quattordici anni di conquiste e impegno concreto sul territorio. Il sindaco, per compattare la sua maggioranza e chiedere fedeltà politica, ha scelto di sacrificare uno dei presidi più autorevoli e competenti nella lotta alla violenza di genere. La posta in gioco, ancora una volta, non sono i diritti, non è la sicurezza delle donne, ma il mantenimento degli equilibri interni al potere. Non si può parlare di pari opportunità senza ascoltare chi ogni giorno combatte contro la violenza, la discriminazione, la paura". Poi proseguono: "L’assessora Goti ha deciso di limitare il numero delle componenti della Commissione a 15, che verranno nominate dai consiglieri e dalle consigliere comunali. Questo significa trasformare uno spazio che dovrebbe essere autonomo, plurale e competente, in un organo politicizzato, piegato alle logiche di partito e privo dell’indipendenza necessaria per affrontare temi così delicati. La nostra città arretra. E lo fa nel silenzio assordante di chi, nell’istituzione comunale, dovrebbe difendere le donne e invece sceglie il compromesso. Non ritenere che la voce del Centro Antiviolenza sia imprescindibile per la Commissione significa escludere chi conosce a fondo il fenomeno, chi lavora sul campo, chi assiste le vittime". Poi chiudono: "Abbiamo chiesto in Consiglio che questa decisione venisse immediatamente rivista, ma la maggioranza ha votato compattamente contro il nostro emendamento. Chiediamo rispetto per il lavoro del Centro Olympia de Gouges e per tutte le donne che ogni giorno affrontano il coraggio di denunciare".