
Le previsioni di Fipe Confcommercio guidano le famiglie nella scelta. Il presidente Ceccarelli: "Tra tradizione e voglia di stare insieme".
GROSSETOTavole apparecchiate con cura, profumi di tradizione che escono dalle cucine, sale che si riempiono di risate e brindisi: sarà una Pasqua da vivere fuori casa, quella di quest’anno. E lo dimostrano i numeri: 6,5 milioni di persone in Italia hanno scelto di festeggiare il pranzo pasquale al ristorante. Un momento di convivialità che, secondo le stime di Fipe – Confcommercio, porterà a una spesa complessiva di almeno 400 milioni di euro su scala nazionale. Nonostante le incognite del meteo ed un clima generale di prudenza nei consumi, il comparto guarda con moderato ottimismo al fine settimana pasquale. Una fiducia sostenuta anche da una Pasqua "alta" sul calendario e da una serie di ponti primaverili (25 aprile e 1° maggio) che stanno già facendo lievitare le prenotazioni. "Sarà tutto ottimo – commenta Danilo Ceccarelli, presidente provinciale Fipe Confcommercio – ma il meteo resta ancora un fattore determinante. I ponti in arrivo hanno dato una bella spinta, ma manteniamo un cauto ottimismo". In provincia di Grosseto, il 90% dei ristoranti sarà regolarmente aperto per Pasqua. Il 58,3% propone un menù à la carte, con un costo medio di 45 euro per tre portate - bevande escluse, mentre il restante 41,7% offrirà un menù degustazione da cinque portate al prezzo medio di 60 euro, sempre bevande escluse. Le previsioni indicano che il 50% degli imprenditori del settore prevede un’affluenza simile a quella del 2024, il 40% stima una crescita, mentre solo un 10% teme un calo."Le festività pasquali confermano quanto la ristorazione sia diventata parte integrante delle celebrazioni familiari – prosegue Ceccarelli – Il pranzo di Pasqua al ristorante è sempre più un’esperienza che unisce la qualità dei piatti della tradizione alla voglia di stare insieme. Ed è un segnale forte del ruolo che questo settore continua a svolgere nelle abitudini degli italiani". A sottolineare l’importanza economica e sociale della ristorazione per il territorio arriva anche il commento di Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio: "Il comparto della ristorazione è un pilastro dell’accoglienza turistica, soprattutto in una terra come la Maremma, che punta sempre più su qualità, ospitalità e tradizione per valorizzare la propria offerta. Ogni tavola imbandita per Pasqua è anche una vetrina del nostro territorio".