REDAZIONE GROSSETO

Passione e formazione. Sfida all’ultimo tartufo. In palio c’è il premio del "Trofeo Vittadini"

Raduno a "La Canova" per appassionati e cercatori con i loro cani. Ma oltre alla gara ci sono corsi per educatori cinofili riconosciuti dal Coni.

Raduno a "La Canova" per appassionati e cercatori con i loro cani. Ma oltre alla gara ci sono corsi per educatori cinofili riconosciuti dal Coni.

Raduno a "La Canova" per appassionati e cercatori con i loro cani. Ma oltre alla gara ci sono corsi per educatori cinofili riconosciuti dal Coni.

Si conluderà domani la manifestazione organizzata dall’Associazione tartufai italiani nel residence "La Canova", fra Marina di Grosseto e Principina a Mare, diventata nel tempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati e ricercatori di funghi. Il momento clou, come sempre, sarà la grande gara che tutti aspettano su ring che ogni anni riscuote grande successo il "Trofeo Carlo Vittadini", il micologo italiano da cui prendono nome molti tartufi, a cui sia Monge che la Distilleria Nannoni grazie a Priscilla e Roberto Occhipinti partecipano come sponsor arricchendo i premi per i partecipanti.

Si tratta di una gara ad eliminazione diretta, detta all’Americana: due cani entrano nel ring e quello che ne trova di più tra quelli nascosti va avanti fino alle finali per assegnare i primi quattro posti. L’associazione nazionale tartufai italiani è stata fondata venti anni fa ed è organizzata in sedi regionali ed un direttivo nazionale è rappresentata al Ministero al tavolo di filiera dalla professoressa Gabriella di Massimo e dal presidente nazionale Riccardo Germani, e nasce per tutelare la libera cerca e per promuovere la cultura e la difesa del patrimonio tartufigeno.

"E’ la più grande associazione italiana di tartufai – spiega il presidente Riccardo Germani – e da subito si è posta il problema della tracciabilità del tartufo a tutela del prodotto italiano, tanto è vero che nel 2020, durante il periodo covid, grazie ad alcuni studenti dell’Università Bicocca di Milano e del Politecnico di Torino, è stata realizzata una piattaforma per dare la possibilità ai tartufai italiani di vendere i loro tartufi indicandone la zona di provenienza grazie all’app Truffle market".

"Anche per quanto riguarda l’impegno nel sociale nel 2023 – continua il presidente nazionale – vogliamo segnalare alcune tra le più significative iniziative. Fra queste possiamo ricordare l’incontro a San Pietro da Papa Francesco con cui abbiamo preso un impegno realizzato l’anno successivo, ovvero quello di dare la possibilità a persone con diverse disabilità di poter andare a tartufi e nel Comune di Frinco (in provincia di Asti), abbiamo inaugurato la prima tartufaia accessibile ai disabili chiama ’tartufaia senza barriere’. Inoltre abbiamo più volte noleggiato un food track per dare un pasto caldo a base di tartufo ai senzatetto alla stazione centrale di Milano".

Ma le iniziative nel settore sociale non si sono esaurite qui. "Abbiamo venduto, grazie ad una casa di aste – continua Germani – un vanghetto per andare a tartufi firmato da Papa Francesco per sostenere una casa gestita dalla caritas per malati di Aids".

Il raduno iniziato ieri e che andrà quindi avanti fino a domani nel residence "La Canova" è un appuntamento ventennale ("Prima di tutto pensato per esaltare i valori dell’amicizia", sottolinea Germani) al quale partecipano i tartufai e le loro famiglie. "Quest’anno – dice il presidente nazionale – è arricchito dal corso promosso da Acsi e riconosciuto dal Coni per Educatori cinofili Specialità tartufo".

Tra i relatori del corso ci saranno le veterinarie responsabili del centro antiveleno nazionale dell’istituto Zooprofilattico, la professoressa Gabriella di Massimo, Salvio Bottaro (responsabile di vari parchi zoo) e otto educatori cinofili (tra cui Lara Tarnold e Riccardo Germani) che condurranno i corsisti a tartufi.