MATTEO ALFIERI
Cronaca

Pensioni al minimo. In Maremma sono sotto la media nazionale e regionale

E’ stato presentato il rendiconto sociale provinciale 2022 dell’Inps. L’assegno in quiescenza da noi non è in linea con le altre realtà. Cala la disoccupazione, crescono le assunzioni, ma non i redditi.

Pensioni al minimo. In Maremma sono sotto la media nazionale e regionale

Un calo della disoccupazione con molte più assunzioni (in tutto 34.254) rispetto al 2021 (erano state 32.756), anche se molti contratti sono a tempo determinato per lavori stagionali. Aumentano le cessazioni dei rapporti di lavoro (dalle 30.276 del 2021 siamo passato alle 34.630 del 2022). Mentre il saldo netto, cioè la differenza tra assunzioni e cessazioni, è pari a 624 nel 2022, mentre nel 2021 era pari a 2.480, quindi è notevolemte diminuito. Il cruccio rimangono le pensioni dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi: l’importo è inferiore sia alla media toscana che a quella nazionale: il mensile totale in provincia di Grosseto è 1.209,54 euro per le donne e 1.908,91 per gli uomini, a fronte della media toscana di 1.293,50 euro per le donne e 1.959,52 euro per gli uomini. Il motivo? I lavoratori in Maremma hanno retribuzioni e dunque redditi più bassi. E’ questo il succo del "Rendiconto sociale provinciale 2022", presentato ieri da Inps nella sede di Confindustria. "Possiamo considerare il 2022 come un ritorno alla normalità dopo i due anni di emergenza sanitaria dovuta al Covid – inizia il direttore provinciale di Inps, Gianni Niccolini – che ha reso ancor più evidente l’importanza dell’azione dell’Istituto nella protezione delle fasce più deboli. E alcune novità introdotte per fronteggiare l’emergenza pandemica sono poi diventate strutturali, favorendo la transizione al digitale, a vantaggio degli utenti". Un quadro chiaro, dunque. "La risposta che Inps offre in provincia di Grosseto – aggiunge – è performante: la percentuale di prestazioni a sostegno del reddito (come Naspi e cassa integrazione) liquidate in tempi brevi è rilevante. In questo caso, Grosseto fa registrare tempi di pagamento più rapidi (entro 15 giorni nel 93,9% dei casi) rispetto alla media toscana (88,4%) e nazionale (80%). Nel 2022 abbiamo accolto 12.421 domande della Naspi, 1.182 in più rispetto al 2021". "Nel merito del rendiconto sociale provinciale 2022 – dice Massimo Sbrilli, presidente del Comitato Inps di Grosseto – il tasso di occupazione in aumento rispetto all’anno precedente non deve trarre in inganno, perché nel 2021 la pandemia ha maggiormente inciso e soprattutto perché molti occupati lavorano stagionalmente e a tempo determinato. Questo è il motivo per cui il reddito medio locale è inferiore a molti altri territori con ovvie ripercussioni sulle pensioni. Umanamente non si può accettare che queste situazioni conducano tante persone a rinunciare addirittura a spese sanitarie che sono peraltro da tempo in aumento, a causa dell’oggettivo peggioramento dell’offerta del sistema pubblico". "Seppur l’economia provinciale post-Covid evidenzi un sostanziale stato di salute – spiega Giovanni Mascagni, responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – è importante costruire una nuova visione del nostro sistema di sviluppo, in quanto si registrano elementi di grande criticità come l’impoverimento demografico, l’aumento dell’età media dei grossetani. Fa ancor più impressione il dato sull’emigrazione di giovani grossetani che lasciano il nostro territorio. Il nostro sistema sociale risulta estremamente legato ai redditi pensionistici, che inevitabilmente nel corso degli anni scompariranno e dovranno dunque essere integrati".