La Guardia Costiera prosegue l’attività di contrasto alla pesca illecita del riccio di mare, una prelibatezza che ha delle regole da seguire e che invece è pescata indiscriminatamente da pescatori senza scrupoli. I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino, infatti, hanno sorpreso nella notte scorsa un pescatore subacqueo che, avvalendosi dell’ausilio di due complici posizionati sul litorale con funzione di "palo", nello specchio di mare proprio di fronte a Salciaina nel comune di Follonica, era intento alla pesca di ricci di mare (Paracentrotus lividus) in una fascia oraria non consentita dalla normativa. I tre una volta scoperti tentavano di occultare parte dei ricci che avevano già prelevato, nascondendolo in un andito non illuminato dell’arenile senza però ottenere il risultato sperato. Gli uomini della Guardia Costiera a seguito di prolungata e meticolosa attività di ispezione, riuscivano a ritrovare l’intero bottino e l’attrezzatura impiegata, che è stato poi tutto sequestrato. Gli echinodermi (circa duemila, a fronte di un quantitativo massimo prelevabile pari a 50 esemplari), erano ancora vivi e vitali e sono stati immediatamente rilasciati in mare. A tale operazione si aggiunge anche l’attività svolta dal personale dell’Ufficio Locale marittimo di Follonica che, nei giorni scorsi, ha elevato una sanzione amministrativa, con l’applicazione di punti per le infrazioni gravi, nei confronti di un pescatore professionista autorizzato alla pesca del riccio di mare, sorpreso però ad operare con la licenza scaduta.
CronacaPesca di frodo di ricci di mare. Ne avevano prelevati duemila