"L’adozione del Piano strutturale di Monte Argentario è un passo significativo, ma critichiamo il processo che ha portato a questa decisione, estromettendo le opposizioni dal processo decisionale non convocando la commissione consiliare competente". Così il gruppo di minoranza consiliare "Per l’Argentario" dopo l’adozione del piano strutturale in consiglio comunale. "Ancora una volta, nonostante la nostra volontà costruttiva, non ci è stato permesso di dire la nostra – dice il gruppo guidato da Marco Nieto (nella foto) –. La percezione di pressapochismo nel trattamento di un tema così cruciale solleva preoccupazioni sulla qualità della partecipazione e del coinvolgimento degli enti e dei cittadini. È fondamentale che tali strumenti siano frutto di un dibattito ampio e condiviso, che sappia integrare le competenze di esperti e le esigenze della comunità. Ci è stato detto che potremo presentare osservazioni al piano, ma non è quello il processo partecipativo dei consiglieri comunali, i luoghi preposti sono le commissioni e il consiglio comunale. Sarebbe stato utile anche incontrare il progettista, gli imprenditori, i professionisti, le categorie, per sviluppare insieme e recepire proposte e indicazioni per quello che sarà lo strumento più importante per lo sviluppo dell’Argentario. Il Piano strutturale – conclude Marco Nieto – rappresenta quello che vorremmo che sia l’Argentario nei prossimi decenni, invece l’amministrazione ha pensato di portare in votazione un piano già predisposto, senza confronto sui temi del turismo, dell’imprenditoria, dell’impresa, dello sviluppo sostenibile, dei temi ambientali".
CronacaPiano strutturale: "Opposizioni estromesse"