Grosseto, 6 febbraio 2025 – Piombino vuole diventare il 29esimo comune della provincia di Grosseto. Ad annunciarlo è stato il sindaco Francesco Ferrari, dichiarando che è partito l’iter amministrativo per staccarsi da Livorno. Piombino con Grosseto condivide territori come il Golfo di Follonica, la diocesi con sede a Massa Marittima, il gestore dei rifiuti e molto altro. Per il sindaco Ferrari, il suo territorio è un prolungamento naturale della Maremma. L’economia di Piombino e Grosseto hanno sempre comunicato; ad esempio, le acciaierie hanno dato lavoro a molti lavoratori maremmani. Per Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio di Grosseto e Livorno, la decisione spetta ai cittadini. Secondo l'Ente, poco cambierebbe.
“Non è la prima volta che si parla del passaggio di Piombino da Livorno a Grosseto. Per la prima volta se ne parlò oltre 10 anni fa con il sindaco Gianni Anselmi”, ricorda Breda. “Quando in passato si iniziò a ragionare di dividere la Toscana in aree vaste, Piombino veniva avvicinata a Grosseto, Siena e Arezzo. Oggi il dibattito si riaccende e spetta ai cittadini decidere. Sicuramente per la provincia di Grosseto, Piombino ha sempre rappresentato un’area di grande interesse economico”.
“È un territorio centrale rispetto anche all’economia nazionale,” continua Breda, “da non sottovalutare il ruolo che le acciaierie hanno avuto per l’occupazione di molti grossetani. Insomma Piombino e la provincia di Grosseto dialogano molto, ma la decisione di lasciare Livorno è molto seria e va gestita con cautela”.
Il Comune amministrato da Ferrari per la Toscana del Sud rappresenta anche la porta di accesso dal mare, non solo per la nostra regione ma anche, ad esempio, per l’Umbria e il suo porto potrebbe trarre numerosi benefici. Proprio sul futuro ruolo del porto, Breda chiarisce: “Alcuni cittadini di Piombino nel leggere questa manovra sottolineano come il porto di Piombino diventerà di fatto il porto di Grosseto. Io dico – conclude Breda – che l’autorità portuale rimarrà quella attuale. Su questo aspetto dico che il porto di Piombino può crescere, ci sono in ballo molti investimenti e sono convinto che l’Autorità di sistema portuale sarà in grado di gestirli al meglio”.
Nicola Ciuffoletti