"Pochi minuti salvano la vita". Importanti indicazioni dal convegno sull’ictus

Grande partecipazione all’iniziativa promossa dalla Fondazione Confcommercio Toscana Onlus con il patrocinio di Regione e Provincia e la collaborazione dell’Asl Toscana Sud Est.

"Pochi minuti salvano la vita". Importanti indicazioni dal convegno sull’ictus

"Pochi minuti salvano la vita". Importanti indicazioni dal convegno sull’ictus

Sono circa diecimila le persone colpite da ictus cerebrale ogni anno in Toscana e 200mila in tutta Italia. Una patologia difficile da prevenire, ma i cui danni fisici e neurologici possono essere limitati con un intervento tempestivo. Questo, l’argomento del convegno "Ictus, pochi minuti valgono una vita", tenutosi ieri in Sala Pegaso , organizzato dalla Fondazione Confcommercio Toscana Onlus con il patrocinio di Regione e Provincia di Grosseto e la collaborazione dell’Asl Toscana Sud Est. "Confcommercio vuole essere parte attiva della vita sociale del nostro territorio, oltre che della vita economica – spiega Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto – anche attraverso iniziative come questa. Promuovere la cultura della sicurezza, della prevenzione e della salute più in generale, in azienda e non solo, per la nostra associazione è da sempre un impegno costante e di primaria importanza". "Questa iniziativa – spiega Luciano Bianchi, membro del Cda della Fondazione Confcommercio Toscana Onlus – la stiamo portando avanti già da diversi anni. L’ictus provoca dei danni importanti che, purtroppo, non si ripercuotono solo nell’immediato, ma anche nel tempo. Per queste ragioni, saperlo intercettare e riconoscere in tempo, può salvare vite ed evitare il peggio". "Sono molteplici – spiega la ricercatrice Cnr, Marzia Baldereschi – i segnali da tenere in considerazione prima di chiamare i soccorsi: bocca storta, braccio debole, difficoltà a parlare e vista annebbiata. Intervenire tempestivamente è fondamentale. Il cervello può resistere al massimo 5 minuti senza afflusso di sangue, poi i neuroni cominciano a soffrire e si verificano danni permanenti. Durante un ictus muoiono 2 milioni di cellule cerebrali ogni minuto. Quindi più si anticipano i soccorsi meno gravi saranno i danni al paziente colpito". "Nella cura dell’ictus e nelle conseguenze della malattia, il tempo di intervento e un percorso assistenziale multidisciplinare, basato sulla sinergia ospedale-territorio, sono gli aspetti che più fanno la differenza, a volte, anche in termini di vita o di morte – spiega il dottor Roberto Marconi (nella foto), direttore di Neurarea dipartimentale Neurologia e Uoc Neurologia dell’ospedale Misericordia –. L’ictus rientra tra le patologie tempo-dipendenti, ciò significa che si rende necessario intervenire entro pochi minuti dall’evento scaturente per salvare il paziente e garantire maggiori probabilità di recupero delle funzioni. Nella provincia di Grosseto, grazie a professionisti competenti, possiamo assicurare una presa in carico appropriata. Il convegno è un’occasione per far conoscere meglio il percorso ictus ai cittadini e anche un modo per ricordare la necessità di imparare a riconoscere i campanelli di allarme, così come riveste uguale importanza la prevenzione, adottando stili di vita sani e sottoponendosi a controlli".