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"Poggio al Vento" Sei vini, molte soddisfazioni

L’azienda grossetana che produce anche Morellino ha ottenuto vari riconoscimenti: dal "Merano Wine" fino all’ultima edizione del Vinitaly.

"Poggio al Vento" Sei vini, molte soddisfazioni

Si chiama "Poggio al Vento" e mai come adesso il nome sembra più appropriato, perché nei confronti di questa azienda che si affaccia dalla collina che domina la strada delle Santae Mariae il vento sta girando molto bene. Come dimensioni, un’azienda contenuta, ma di questo sembra aver fatto un ulteriore punto di forza così da poter controllare in maniera capillare ogni fase della produzione e portare sul mercato vini che abbiano in comune una precisa caratteristica: la qualità.

Se tutto questo fosse raccontato solo dal titolare dell’azienda potrebbe avere un peso relativo, ma se la qualità viene invece certificata da vari riconoscimenti allora il peso è ben diverso. Ad esempio – tanto per citarne alcuni – il Morellino "Sasserino 2021" lo scorso anno ha preso 94 punti (su 96) al "Merano Wine Festival" e tanti complimenti da parte del giornalista specializzato Andrea Radic, e lo stesso vino è stato selezionato da Coldiretti nazionale per rappresentare la Toscana nell’ultima edizione del Vinitaly in una degustazione alla quale hanno preso parte una trentina fra buyer ed esperti, quasi tutti stranieri. E poi i premi ottenuti nelle varie edizioni della rassegna "La selezione del sindaco" e le menzioni arrivate al "Tuscany Award".

"E’ una bella soddisfazione – dice Mauro Troncon, titolare dell’azienda –, anche perché, ad esempio, al Merano Wine la partecipazione non è vincolata al pagamento di alcun tributo e i vini inviati passano attraverso una degustazione alla cieca molto selettiva. Vengono ammessi solo quei vini che ottengono un minimo di 90 punti su 96".

Apprezzamenti, poi, sono arrivati alle fiere che si sono tenute a Firenze (Chianti love e Morellino anteprima) e sono altri risultati importanti per un’azienda che conta 12 ettari di vigneto (tre dei quali riservati alle uve del Morellino) e che quest’anno porterà sul mercato un totale di 28mila bottiglie, fra Morellino, rosato, vermentino e merlot.

"Quella del 2022 non è stata una vendemmia facile – racconta ancora Troncon –. La siccità ha influito molto e noi abbiamo realizzato un impianto di irrigazione di soccorso sostenendo un investimento non indifferente. Ma era necessario farlo".

L’azienda è anche relativamente giovane, del resto. Nata nel 1995, la prima imbottigliatura è arrivata due anni più tardi e adesso sono sei i vini prodotti.

"Abbiamo – dice Troncon – il Sasserino, ovvero un Morellino che ha 4 tipi di Sangiovese e che resta in barrique per quattro mesi. Lo produciamo da 25 anni. Poi abbiamo l’Orizzonte (Morellino con Sangiovese e Alicante bouschet), il Rosato di Syrah (sul mercato da giugno), l’Ansonaca (in vendita dal 2024), poi Lo Scapaccione (Igt pensato principalmente per ristoranti ed enoteche, prodotto con Sangiovese, Syrah e Merlot), La Meridiana (con vitigni Sangiovese e Alicante bouschet) e il Vermentino (un bianco 100 per cento Vermentino)".

Il prossimo appuntamento è già fissato e senza necessità di prenotazione: domani dalle 18.30 nell’enoteca "Le Stiacciole" per una degustazione di tutti i prodotti dell’azienda. Così che il "vento" continui a soffiare nel verso giusto.

Luca Mantiglioni