Politiche di genere in Consiglio . La Commissione ancora non c’è

Bocciata la mozione dalla maggioranza, ma approvato all’unanimità l’ordine del giorno, che richiede modifiche al Codice penale per introdurre aggravanti nei casi di violenza sessuale accompagnati da registrazioni video.

Politiche di genere in Consiglio . La Commissione ancora non c’è

Un momento del Consiglio comunale di Follonica, che si è svolto ieri pomeriggio, dove non è passata la. Commissione per. le politiche di genere

Si è tenuto ieri pomeriggio il Consiglio comunale, iniziato con una sessione a porte chiuse, riservata al sindaco e ai consiglieri, per discutere la proposta n. 60, riguardante la contestazione di una causa di incompatibilità. Una volta terminata, il consiglio è proseguito in seduta pubblica, concentrandosi su tematiche di grande rilievo sociale. Non è stata approvata la mozione per l’istituzione di una commissione per le politiche di genere, che verrà approvata una volta modificati alcuni aspetti del regolamento, mentre è passato all’unanimità l’ordine del giorno, presentato dalla consigliera di minoranza Mirjam Giorgeri, finalizzato alla richiesta di modifiche al Codice penale per introdurre aggravanti nei casi di violenza sessuale accompagnati da registrazioni video. "Dopo aver subito un atto di violenza grave, scoprire di essere stati anche ripresi significa che la violenza subita non finirà mai – dichiara Mirjam Giorgeri –. Viviamo in un mondo estremamente connesso e oggi è arrivato il momento di adeguare il codice penale a questa nuova forma di violenza, introducendo un’aggravante per chi, oltre alla violenza sessuale, registra e diffonde le immagini". Il sindaco Matteo Buoncristiani è intervenuto sottolineando l’attualità e la gravità della questione. "La questione è tristemente di grande attualità – afferma –. I reati a sfondo sessuale sono sempre più spesso con la complicità di strumenti informatici. La competenza a legiferare in ambito penale appartiene esclusivamente al Parlamento, ma il mio consiglio – rivolgendosi alla consigliera Giorgeri (Ndr) – è di coinvolgere i parlamentari locali, affinché sostengano questa lodevole iniziativa". A chiudere il dibattito, il presidente del Consiglio Alberto Aloisi che ha espresso una riflessione più ampia: "Temo che né con nuove pene, né aumentandole, né allargando le carceri – ha detto – si possa risolvere questa degenerazione. È necessario andare ad analizzare a fondo il rapporto tra uomo e donna nel nostro tempo. La questione non è solo legale ma sociale, e la società deve affrontare la complessità di un fenomeno che oggi viene affrontato in modo troppo ideologico tra destra e sinistra".".

Viola Bertaccini