Tre lettere disegnate su un muro. Può sembrare semplice, scontato: una tavola di colori che dipinge una parete. Invece a tutto ciò c’è un significato. Un murale al Cat del Polo tecnologico Manetti Porciatti accoglierà chi arriva alla porta principale della sede ex Geometri. Ieri il dirigente scolastico Angelo Costarella insieme allo street artist Marco Milaneschi e al coordinatore dell’Altra Città, Andrea Caldelli, hanno inaugurato l’opera realizzata dagli studenti e studentesse che hanno partecipato al laboratorio di Street Art e di Mentoring pomeridiano, finanziato con i fondi del Pnrr. Alcuni degli studenti coinvolti hanno registrato e fotografato in itinere le attività dei compagni, scrivendo così con il supporto di Settembrini un racconto per immagini di tutte le fasi di realizzazione del murale. Ecco i nomi dei ragazzi partecipanti: 3ATL Megan Shyti, Veronica Tarlev, Aura Tognozzi della 4ATL Francesca Attanasio, Gaia Bartoli, Aurora Bellini, Denise Benedetti, Luca Palmisani, Jasmine Pezzi, Anila Vejseli, della 4BWS Matteo Bagnoli, Nicholas Marioni, Flavio Kaja, della 4EN Niccolò Aquilanti, della 5CAT Stefano Baliva, Matta Minelli, della 5ATL Federico Giuri, Simone Munafò. Il murale, dipinto nello spazio antistante l’entrata della sede, esprime le tre anime del "Cat" (Costruzioni Ambiente e Territorio), con le lettere che raccolgono tre aspetti dell’attività di un tecnico. "Prima c’era solo una parete bianca – dice il dirigente scolastico Angelo Costarella –, adesso non è solo colorata ma ha anche un significato profondo per chi vive la scuola come voi. Mi auguro che questa opera resista negli anni e che possano essere abbelliti altri spazi". "Mi piace che la scuola sia raccontata dal punto di vista dei ragazzi – dice Andrea Caldelli – ed invito i ragazzi a raccontare la loro scuola. Abituatevi a far conoscere ciò che state facendo, appropriatevene e raccontate ciò che avete imparato, una parte di voi stessi". "Le idee che sono nel murale – conclude Marco Milaneschi – sono state raggiunte con i ragazzi. Abbiamo raggiunto un livello di qualità grazie al racconto dei ragazzi. La C, la prima raffigurazione rappresenta la progettazione anche su carta in un ottica di paesaggio stilizzato. La A rappresenta gli strumenti di lavoro ed il paesaggio si addolcisce nelle forme come le nuvole e le colline. La T, ha i materiali da lavoro, come lettera rappresenta la parola ’territorio’ e qui si ha l’espressione delle forme non più geometriche ma rappresentative del paesaggio".
Maria Vittoria Gaviano