REDAZIONE GROSSETO

Le grandi infrastrutture. Porto Ercole, servono 14 milioni: “Una parte dalle concessioni”

Il Comune sta portando avanti l’iter per l’allungamento di 102 metri del molo. Lubrano: “Per gli studi stanziati 387mila euro, appena conclusi saranno portati in Regione”

Servono 14 milioni per Porto Ercole

Servono 14 milioni per Porto Ercole

Monte Argentario, 26 marzo 2025 – Quattordici milioni cercasi per la messa in sicurezza del porto di Porto Ercole. E in parte potrebbero arrivare dai pontili. L’allungamento del molo di sottoflutto di ben 102 metri rispetto all’attuale struttura rimane una priorità per l’amministrazione Cerulli, che con il vicesindaco Michele Lubrano sta portando avanti l’iter per la realizzazione dell’opera. Un progetto a lungo termine che, una volta ultimato, permetterebbe di arginare le mareggiate che, in passato, tanti danni hanno causato alle banchine.

E il tutto è collegato anche alle concessioni demaniali dei pontili galleggianti, che a settembre andranno a gara e permetteranno al Comune di incassare i canoni, che non sarebbero a quel punto più statali ma comunali. L’ente ha infatti già in mano la concessione di tutta l’area portuale per 50 anni, mentre la durata delle concessioni andrà stabilita con dei parametri del Governo centrale, ma sarà comunque pluriennale e sarà da 4, 6, 10 o fino a 20 anni. Concessioni che in estate rimarranno in mano ai vecchi concessionari secondo l’articolo 45 bis del codice della navigazione – dunque non con una proroga ma con una nuova concessione provvisoria – che durerà poi fino al bando di gara previsto a fine settembre.

Gli studi dello specchio acqueo sono stati effettuati da un geologo per il movimento del braccio, un archeologo per vedere se ci sono residui bellici, ancore o anfore romane, e lo studio Interprogetti per il calcolo delle maree e del moto ondoso, per chiudere le carte per il prolungamento del braccio di sottoflutto. “Per gli studi abbiamo stanziato 387mila euro – spiega Michele Lubrano – e saranno portati in Regione a breve. Il percorso è stato già approvato dal Comune con l’adeguamento tecnico funzionale del porto, abbiamo già il permesso a costruire. Dobbiamo trovare i 14 milioni, parte dei quali arriveranno dai canoni delle nuove concessioni dei dieci pontili presenti. Ci piacerebbe iniziare a mettere i sassi a mare prima della scadenza del mandato, nel 2028”.

Andrea Capitani