REDAZIONE GROSSETO

Prevenzione nelle scuole, circolare fa discutere

Una dirigente scolastica della provincia di Grosseto ha emanato una circolare per prevenire il rischio di radicalizzazione dei giovani. La Polizia di Stato ha confermato che l'incontro non era finalizzato a creare allarmi. Incontri abituali per discutere di bullismo, cyber-bullismo, pedo-pornografia e uso di stupefacenti.

Ha destato perplessità la circolare emanata da una dirigente scolastica della provincia di Grosseto secondo la quale bisognava prestare attenzione al rischio di radicalizzazione da parte dei giovani.

Una circolare emanata in seguito a un incontro con la Polizia di Stato, per l’esattezza con la Digos, che era avvenuto nei giorni precedenti all’interno del suo istituto.

Ma l’iniziativa della circolare è della sola dirigente scolastica e non è stata concordata, né conosciuta, da parte del personale della Questura, che anzi aveva ritenuto l’incontro come uno dei tanti che regolarmente vengono svolti nelle scuole con varie realtà del territorio tra cui, appunto, anche le scuole.

Un incontro che, come è stato fatto sapere dalla Polizia stessa, non era certo finalizzato a evidenziare situazioni particolari, né tanto meno aveva lo scopo di creare alcun tipo di allarme.

Questo tipo di incontri, infatti, sono del tutto abituali e ricorrenti e abbracciano varie tematiche, come ad esempio il bullismo, il cyber-bullismo, la pedo-pornografia e anche i rischi legati all’uso degli stupefacenti.

Per questo motivo quando questi tipo di incontri vengono organizzati all’interno delle scuole, dalle Forze dell’ordine viene chiesta una particolare attenzione da parte di chi può vedere il comportamento dei ragazzi ogni giorno, nella loro quotidianità, e quindi notare eventuali segnali che potrebbero essere sintomo di disagio.