MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Primo "contatto" con il lavoro. Professioni sanitarie. Stage in ospedale per i laureandi

Da ieri 41 studenti in varie specializzazioni sono impegnati in laboratori e reparti dell’ospedale "Misericordia" per ottenere crediti in vista della discussione della tesi.

Alcuni dei 41 studenti che ieri hanno iniziato il percorso «sul campo» per ottenere i crediti che servono per la tesi

Alcuni dei 41 studenti che ieri hanno iniziato il percorso «sul campo» per ottenere i crediti che servono per la tesi

Non è sempre una fuga di cervelli. E’ giusto dirlo. I giovani, i ragazzi, le tanto discusse "nuove generazioni", devono essere solo ascoltati. Questo è il trucco, anche se non prevede magia ma solo non partire prevenuti verso chi è l’emblema della freschezza, energia ed esuberanza, chi ancora ci crede e sogna. Quindi 41 laureandi in professioni sanitarie ieri sono entrati al Misericordia come primo passo, perché é così che tutto comincia: affacciandosi. Ieri dunque il primo appuntamento dei tirocini formativi degli studenti dei corsi universitari delle professioni sanitarie che si tengono a Grosseto. Come previsto dal percorso, un terzo dei crediti formativi universitari del piano di studi, indispensabili per raggiungere la tesi e l’esame abilitante alla professione, deve essere maturato "sul campo", quindi all’interno di una struttura sanitaria. Ed ecco che i 41 laureandi, ciascuno nel rispettivo indirizzo, inizieranno a frequentare ospedali, ambulatori e laboratori dell’area grossetana. I futuri fisioterapisti, logopedisti, tecnici sanitari di laboratorio biomedico e di radiologia medica, nel percorso di tirocinio saranno seguiti da tutor clinici che li formeranno su tutti gli aspetti del loro futuro lavoro.

"La mia ambizione è diventare un tecnico di laboratorio biomedico – afferma Riccardo Lozzi, 20 anni – che consiste nell’analisi degli alimenti, dei terreni. Si suddivide in chimico, industriale o biomedico che prevede le analisi sulle persone. Ho scelto questo indirizzo perché mi é sempre interessato e amo il lavoro manuale dal punto di vista sanitario. Spero di lavorare in ospedale o aziende private, e mi piacerebbe lavorare a Grosseto. Adesso studio e stiamo facendo dei corsi per il tirocinio".

"Sono di Porto Santo Stefano – dice Gianfranco Brunello, 19 anni –, mi sono diplomato al Liceo linguistico e successivamente ho fatto il test per tecnico di laboratorio e radiologia e fortunatamente sono entrato. Mia mamma è una fisioterapista e mi aiuta in materie come scienze o anatomia. E’ lei che mi ha portato ad avere questa passione, è stata lei a traghettarmi su questo indirizzo di studi che è lontano da ciò che ho fatto alle superiori. E’ come iniziare da capo, ma con il tempo giusto andrà meglio. Mi auguro di lavorare in ospedale, ma voglio volare all’estero. Considero Grosseto come punto d’appoggio all’inizio per essere un trampolino di lancio. Una giornata di corso all’ospedale può essere un modo per approfondire aspetti sulla sicurezza e l’utilizzo di alcuni macchinari".

"Sto studiando per diventare tecnico di radiologia – dice Beatrice Fedi, 20 anni – e mi auguro di finire gli studi in tempo. Mi piace molto come indirizzo e futuro lavoro e vorrei entrare nell’ambito lavorativo dell’ospedale. Mi piacerebbe lavorare anche in privato, l’importante è fare questo lavoro nel futuro. Mi piacerebbe lavorare a Grosseto se ci fosse l’opportunità, non ho la necessità di andare fuori sennò andrò dove ci sarà bisogno".

Maria Vittoria Gaviano