Progetto di agricoltura sociale. Occupazione dalla castanicoltura per dieci persone svantaggiate

Capofila di questa iniziativa è stata la Cooperativa di Comunità il Borgo di Montelaterone

Progetto di agricoltura sociale. Occupazione dalla castanicoltura per dieci persone svantaggiate

Progetto di agricoltura sociale. Occupazione dalla castanicoltura per dieci persone svantaggiate

L’Amiata è una montagna che molto sta facendo per incentivare percorsi socioterapeutici di persone svantaggiate e l’ultimo esempio è il progetto di agricoltura sociale denominato Social-Cast (Castanicoltura Sociale). Il progetto che è collegato agli altri progetti messi in piedi negli anni passati (Cuore@miata e Rigener-Azioni Montelaterone) si sta per fermare per la paura estiva ma nei mesi scorsi è stato un importante punto di riferimento per dieci 10 persone con svantaggi vari. Il progetto ha operato su tre fronti: quello culturale al fine di elaborare nuove visioni nel campo dei servizi alla persona, quello valoriale, in modo da rendere più facile accettare la praticabilità delle iniziative di agricoltura sociale e quello organizzativo, capace di avere risvolti applicativi praticabili da parte delle aziende agricole, del terzo settore, dei soggetti pubblici. Per i dieci utenti del progetto, individuati sul territorio dell’Amiata dal personale della Società della Salute Coeso Grosseto, si è incrementata l’autonomia, le abilità relazionali e manuali, potenziate le competenze comunicative, cognitive ed espressive ed incrementare le relazioni interpersonali. Capofila del progetto è stata la Cooperativa di Comunità il Borgo di Montelaterone nel Comune di Arcidosso. Per questo motivo Stefania Cassani, la presidente della Cooperativa di Comunità, ha inteso presentare, dopo il successo del primo progetto, Rigener-Azioni Montelaterone, un nuovo progetto di inclusione agri-sociale per soggetti con svantaggio coinvolgendo alcune aziende castanicole più sensibili del territorio amiatino. Oltre alla Cooperativa di Comunità Il Borgo, in qualità di capofila, hanno partecipato la Cooperativa Il Quadrifoglio di Arcidosso con la coordinatrice Eleonora Alfieri, l’azienda agricola Francesco Monaci di Castel del Piano, la società agricola Amandula di Monica Fanciulli e Francesco Mililotti, con Kirian Regan di Montegiovi, lo studio Agricis di Sasso d’Ombrone con Giovanni Alessandri e l’Università di Pisa Dipartimento di Scienze Veterinarie. L’’attività scientifica del progetto è stata curata da Francesco Di Iacovo coordinatore del progetto, assieme a Sara Calonaci. Il progetto è stato inoltre patrocinato e promosso dalla Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata Igp con il suo presidente Roberto Ulivieri.

Nicola Ciuffoletti