Protocollo sui gessi rossi. Il Pd lancia la proposta: "Servono punti fermi"

Dopo l’autorizzazione alla discarica, scende in campo anche la politica "Anche il Comune di Follonica assuma la vertenza della Venator come prioritaria".

Protocollo sui gessi rossi. Il Pd lancia la proposta: "Servono  punti fermi"

Il destino della Venator è al centro del dibattito politico Le proposte del Partito Democratico

La Regione Toscana ha autorizzato la discarica temporanea nel sito a piè di fabbrica messo a disposizione dal Comune di Scarlino. E’ un passaggio preliminare importante perché crea le condizioni per una ripartenza della fabbrica che ha fermato la produzione dal luglio 2023 e i cui dipendenti sono in cassa integrazione dal Febbraio 2024. La Regione con la chiusura dell’iter autorizzatorio e l’impegno in prima persona del Presedente Giani e gli assessori Monni e Marras, il Comune di Scarlino con la messa a disposizione del terreno e la variante urbanistica, il Comune di Follonica che da oltre 20 anni ha messo a disposizione la discarica di Montioni per i gessi.

"Auspichiamo – dice il Pd – che anche la nuova amministrazione di Follonica di centrodestra assuma la vertenza Venator come prioritaria, dimostrando attenzione e rispetto sia per i lavoratori che per il valore di tale attività sull’economia del territorio, ad oggi con le assenze in conferenza dei servizi non hanno dato questa immagine". Il Partito Democratico sottopone alla Venator e a tutti i players politici e sindacali una proposta. "Partiamo – dicono dal Pd – dal protocollo sottoscritto nel giugno 2023 con i dovuti aggiornamenti, definiamo una nuova stesura che abbia alcuni punti fermi, ovvero la discarica temporanea autorizzata nell’area ex Solmine, tempi certi della azienda per la ripresa della produzione, ma anche tempi certi della azienda per la richiesta di autorizzazione per futuri stoccaggi". Il Partito Democratico chiede anche che ci sia la certezza della "realizzazione dell’impianto Ferro Duo che porterà ad una concreta riduzione dei gessi prodotti. E anche l’impegno dei parlamentari eletti nel territorio e dei parlamentari europei eletti nella circoscrizione per la presentazione di ordine del giorno al Parlamento Italiano e al Parlamento Europeo per chiedere che i dazi attualmente in vigore per il biossido di titanio prodotto in Cina vengano mantenuti per almeno 5 anni". Il Pd chiude: "Rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro impegno ad approfondire questi temi e dell’intera piana di Scarlino in una nuova iniziativa che superi il ping pong politico e dia risposte concrete ai lavoratori e ai territori".