
"La pulizia di 1300 tra caditoie stradali nelle zone più soggette a allagamenti e griglie dei sottopassi ferroviari, gridata ai quattro venti dall’assessore ai lavori pubblici Pecorini qualche giorno fa, va benissimo. Ma cosa c’è di nuovo e eccezionale?". Inizia così Massimo Di Giacinto, capogruppo di minoranza in Consiglio. "Per il comune è ordinaria amministrazione, niente di più, perché non è certo da ritenere un colpo di genio far pulire i tombini nelle strade della città - aggiunge - Mi sembra il minimo dovuto a chi paga le tasse. Anche l’anno scorso, per esempio, il comune spese 20mila euro per la pulitura di 1400 caditoie sul totale delle 25003000 presenti nel territorio comunale. E poi, perché dire che sono gli operai del comune a pulire caditoie e griglie quando non è vero? L’ha fatto e lo farà una ditta esterna perché i pochi operai del comune rimasti, che ormai si contano sulla punta delle dita di una mano, hanno già abbastanza da fare". Secondo Di Giacinto "l’esperienza ci insegna che la pulizia delle caditoie stradali e delle griglie nei sottopassi ferroviari è utile ma da sola non basta per evitare gli allagamenti quando arrivano i primi acquazzoni. E’ un intervento opportuno ma "superficiale", cioè di pulizia solo in superficie. Il problema vero, da prendere di petto e affrontare con decisione, è la pulizia della rete fognaria da detriti, terra, foglie, aghi di pino e quant’altro". Secondo il consigliere "a Follonica, da quanto mi risulta, è da anni e anni che non si fa. Le fogne bianche che sono di competenza del comune potrebbero essere intasate, e molto probabilmente lo sono, tanto da rendere poco efficace il lavoro di pulizia di caditoie e griglie. Sarebbe necessario ispezionare con strumenti idonei la rete fognaria per individuare se ci sono situazioni critiche e intervenire per evitare che l’acqua piovana, trovi un "tappo" nelle fogne provocando inevitabilmente disagi e danni".