REDAZIONE GROSSETO

"Quella causola danneggia i proprietari delle abitazioni"

"Nell’Avviso di Sostegno alla locazione si parla di rinuncia allo sfratto, ma l’inquilino può non pagare"

"Quella causola danneggia i proprietari delle abitazioni"

"Il proprietario si impegna a rinunciare allo sfratto, ma l’inquilino non si impegna al regolare pagamento". Questo in sintesi il pensiero di Paola Tamanti, presidente di Confedilizia Grosseto, che interviene sulle clausole contenute nell’avviso di "Sostegno alla locazione" del Comune di Grosseto. "La Confedilizia aveva già espresso apprezzamento per l’intento del Comune, volto all’erogazione di un sostegno economico per prevenire la morosità – prosegue Tamanti – al fine di ridurre il canone degli inquilini che si trovano in momentanea difficoltà, a fronte della riduzione dell’importo del canone. Durante i lavori preparatori del bando, l’assessore alla Casa aveva manifestato l’intenzione di subordinare l’erogazione del contributo alla rinuncia da parte del proprietario ad agire in caso di morosità". Secondo Tamanti "fin dal mese di ottobre scorso, la Confedilizia aveva espresso la sua contrarietà a tale condizione, che è manifestamente contraria al comune buon senso, oltre che diretta ad accollare ogni rischio a carico dei proprietari – aggiunge –. Infatti, con la pretesa di non procedere con lo sfratto al manifestarsi di morosità da parte dell’inquilino pur beneficiato della riduzione, si impedisce ai proprietari l’esercizio di un diritto e si riconosce ai conduttori, di contro, il diritto a rendersi inadempienti. Ma la voce dei proprietari è rimasta inascoltata". Nell’avviso per il "Sostegno alla locazione 2023", il Comune di Grosseto elenca alcuni semplici requisiti di base per l’accesso al contributo di importo massimo di 3600 euro, fra i quali la riduzione dell’importo del canone fino al 50%, la sussistenza di regolare contratto di locazione di appartamento cat. A2 A3 A4 con un canone non superiore ai 600 euro mensili, e Isee dell’inquilino non superiore ai 20mila euro. "Invece – chiude –l’accordo di riduzione, che dovrà essere sottoscritto da entrambi gli interessati, riporta surrettiziamente la clausola secondo la quale ‘il proprietario si impegna a non attivare procedure di sfratto per tutto il periodo coperto dal presente accordo’. Spiace dover prendere atto che non c’è una clausola che riguarda il soggetto beneficiato. Di fronte a tale evidente squilibrio, resta l’amaro di una occasione mancata".